La fine
A Mel gli operai dell'Acc producono l'ultimo compressore. Lo stabilimento chiude per sempre

"L'ultimo di 180 milioni di compressori, con il quale finisce ingloriosamente una pagina di storia dell'industria bellunese, veneta e italiana", scrive la Fiom. "A sancirne la morte decisioni scellerate legate a fondi speculativi e le scelte di una classe politica incapace"
"Oggi si chiude per sempre la storia della Zanussi Elettromeccanica, lo stabilimento di compressori per frigoriferi, nato Aspera spa negli anni '60, dopo il disastro del Vajont e acquisito dal colosso dell'elettrodomestico nostrano nel 1969, conosciuta oggi come Acc. A sancirne la morte decisioni scellerate legate a fondi speculativi e le scelte di una classe politica incapace di costruire un piano industriale innovativo e serio per la nostra nazione". Inizia così il comunicato della Fiom Cgil di Belluno cui, dopo anni di battaglie al fianco dei lavoratori della storica fabbrica, non è rimasto che prendere atto della fine del sito produttivo.
"Rendiamo onore a quanti nel tempo, e, soprattutto, negli ultimi travagliati e pesanti anni hanno lavorato e combattuto per questa fabbrica e per difendere il valore del lavoro e la qualità di un prodotto che mai più sarà realizzato nel nostro Paese. Il compressore con il numero di matricola 179.759.553 è l'ultimo realizzato a Mel, l'ultimo di 180 milioni di compressori, con il quale si chiude inglorosiamente una pagina di storia dell'industria bellunese, veneta e italiana.
Si sarebbe potuto fare molto per evitare questo epilogo, ma è mancata la volontà politica e istituzionale per salvare questo patrimonio destinato a essere ricordato nei libri di storia industriale del nostro Paese".