Giustizia è fatta. Potrebbe essere davvero questo il commento giusto per una sentenza recente che ha riguardato alcune lavoratrici di Alitalia-Cai. Reintegrate dopo 5 anni si sono viste notificare dall'Inps una richiesta di restituzione dell'indennità di mobilità ricevuta per tutto il periodo, anche se la reintegra aveva comportato, in virtù della modifica dell'articolo 18 dello Statuto, un risarcimento per mancata occupazione di soli 12 mesi. "In pratica - ci spiega Anna Bilato del collegio di presidenza dell'Inca nazionale - la richiesta dell'Inps era del tutto incongruente rispetto alla modifica introdotta dalla Legge Fornero". 

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Lavoro

Alitalia: la reintegra non cancella il diritto agli ammortizzatori sociali

La pronuncia del Tribunale di primo grado si riferisce a un caso che ha riguardato alcuni lavoratori di Alitalia-Cai. Il patronato Inca e la Filt Cgil esprimono soddisfazione in un comunicato congiunto
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Se la matematica non è un'opinione, la vicenda di queste quattro lavoratrici è chiara e può fare da apripista a un altro ricorso giudiziario pendente di identica natura, presentato da dieci lavoratori, sul quale, dice la dirigente dell'Inca, "ci aspettiamo che il tribunale utilizzi lo stesso criterio di valutazione e si pronunci con un'altra sentenza positiva".

"La vicenda grida vendetta", è il giudizio di Anna Bilato. E solo il lavoro di squadra portato avanti congiuntamente dal patronato e dalla categoria di riferimento, la Filt Cgil, la federazione dei lavoratori dei trasporti, ha permesso un esito positivo per le ricorrenti. "Noi dell'Inca abbiamo lavorato sull'indebito, ossia sull'aspetto della tutela individuale, la Filt ha operato a sostegno di una gestione collettiva del ricorso di questi lavoratori, così da conferire alla loro azione un peso più rilevante che se si fossero presentati in ordine sparso i singoli lavoratori".

Ce ne sono altri di questi casi? "Ce ne sono stati alcuni simili in Trentino nel 2016 e una sentenza positiva a L’Aquila nel 2021. L'importante è avere affermato un principio: sarebbe fortemente discriminatorio per i lavoratori e per il loro diritto a fare ricorso e chiedere la reintegra dare ragione alle richieste dell'Inps in casi come questi".