"Mi auguro che lunedì prima con Confindustria e poi con Confapi, tutti insieme, ci metteremo nella condizione di dire al governo: fai la legge sull'obbligo vaccinale, rendi gratuiti i tamponi per rendere gestibile questo processo nei luoghi di lavoro. Questo è passaggio molto importante". Così il leader Cgil, Maurizio Landini nel corso della Festa della Cgil a Forlì, annuncia un incontro ad inizio settimana tra i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil e il presidente di Confindustria Carlo Bonomi a cui farà seguito un incontro anche con i vertici di Confapi.

Per il numero uno di Corso d'Italia si deve smascherare la politica che ha scelto di non decidere. "Avendo sentito ieri Draghi rispondere sui vaccini in un certo modo, mi dimostra che su questo c'è solo una questione di volontà politica. L'hanno già fatta in Consiglio dei ministri questa discussione sull'obbligo vaccinale - continua Landini - e siccome avevano un po' di problemi hanno deciso di usare il green pass al posto dell'obbligo vaccinale. Ma a quel punto perché le loro contraddizioni devono ricadere sui lavoratori".

Il segretario generale della Cgil rispedisce al mittente l'accusa di "irresponsabilità" lanciata da Bonomi. "Gli ricordo che è anche responsabilità di Confindustria quella di rispettare gli accordi che firma: e se firma un accordo per cui le aziende prima di licenziare devono esaurire la cig e le multinazionali licenziano, vuol dire che gli irresponsabili sono in casa di chi ci accusa". In questa pandemia, conclude Landini, "si ricordino tutti che è stato possibile uscirne e ricominciare a parlare di ripresa perché un anno e mezzo fa il mondo del lavoro si è assunto la responsabilità per battersi per i protocolli sanitari andando a lavorare anche quando questi protocolli non c'erano".