Perché i servizi pubblici locali del Mezzogiorno sono spesso più costosi e meno efficienti di quelli del resto del Paese? perché gli impianti sono obsoleti o mancano del tutto? cosa impedisce che si esca da questa spirale viziosa? Ma soprattutto: ci sono rischi per i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) che arriveranno al Sud? e quale può essere la soluzione al problema?

Tutte domande cui darà risposta il convegno “I servizi pubblici locali nel Mezzogiorno. Crisi di sistema e opportunità del Pnrr”, partendo da una ricerca commissionata dalla Cgil all’Istituto ricerche sociali (Ires) del Veneto che evidenzia il divario esistente fra Nord e Sud del Paese, che sarà appunto presentato nel dibattito di oggi (giovedì 1° luglio). L’appuntamento è alle ore 9.30 su www.collettiva.it.

Introduce il segretario confederale Cgil Giuseppe Massafra, la relazione introduttiva è di Federico Bozzanca (Cgil nazionale), la presentazione della ricerca è di Giuseppe Barba (Ires Veneto). Partecipano il ministro delle Infrastrutture Enrico Giovannini, il presidente Anci Antonio De Caro, Donato Toma, dell'Ufficio sdi presidenza della Conferenza delle Regioni; il Vicepresidente Utilitalia Filippo Brandolini, la responsabile Mobilità Kyoto Italia Anna Donati, Massimo Cenciotti (Fp Cgil), Antonio Pepe (segretario nazionale Filctem Cgil), Maria Teresa De Benedictis (segretaria nazionale Filt Cgil), Giuseppe Gesmundo (segretario generale Cgil Puglia), Angelo Summa (segretario generale Cgil Basilicata). Conclude il segretario confederale Cgil Emilio Miceli.