"Bisogna garantire la tenuta occupazionale": questa la richiesta avanzata da Francesca Re David, segretaria generale Fiom e Michele De Palma, segretario nazionale Fiom  e responsabile automotive al tavolo al Mise con Stellantis. Durante l'incontro, riferiscono i due sindacalisti, "l'azienda ha espresso la volontà di aprire un percorso per un confronto con incontri passo per passo a partire da oggi con governo e sindacati per affrontare il cambiamento industriale dell'automotive. L'evento che si terra' l'8 luglio prossimo sull'elettrificazione annuncera' che entro il 2030 il 70% dei modelli saranno elettrificati su 4 piattaforme di cui una Maserati e le altre per dimensione. Nello specifico a partire dallo stabilimento di Melfi, primo stabilimento "elettrificato", ci sarà il lancio di 4 nuove vetture multibrand a partire dal 2024.

 


L'azienda ha avanzato una proposta di riorganizzazione dello stabilimento che passerebbe da due ad una linea potenziata riutilizzando gran parte dell'altra linea produttiva. La capacità teorica sarebbe di 400 mila vetture l'anno con una linea di assemblaggio delle batterie con una organizzazione del lavoro a 19 turni e mezzo". Il sindacato dei metalmeccanici della Cgil ha chiesto di tenere un confronto che "realizzi un accordo quadro nazionale con la partecipazione dei lavoratori che abbia al centro un piano industriale che salvaguardi la capacita' installata e che garantisca la tenuta sociale e la continuità occupazionale per i prossimi 5 anni".

Per Re David e De Palma, "il tavolo aperto oggi deve essere permanente e deve mettere a disposizione le risorse pubbliche del Pnrr e private per governare la transizione ecologica e sociale garantendo l'occupazione. Il percorso deve affrontare le criticità ed individuare soluzioni per ogni impianto a partire da quelle maggiori che in prospettiva ci saranno sugli stabilimenti che producono motori diesel, fino ad arrivare a nuove missioni produttive per gli stabilimenti di assemblaggio. La creazione nel nostro Paese di una gigafactory per la produzione di batterie è un punto fondamentale che deve essere rapidamente affrontato insieme agli investimenti sulla ricerca e sviluppo negli enti centrali per nuove tecnologie e nuovi modelli in grado di garantire il pieno utilizzo degli impianti e la piena occupazione".