Colletiva logo CGIL logo
Colletiva logo CGIL logo

La vertenza

Air Italy, inaccettabile silenzio del Governo

Manifestazione lavoratori Air Italy a Montecitorio
Foto: Simona Caleo
  • a
  • a
  • a

Cuscito (Filt Cgil): "La cassa integrazione scade fra pochi giorni e già dalla prossima settimana la compagnia aerea potrebbe dare il via al percorso che porterà ai licenziamenti. Ma 1.450 famiglie non possono essere abbandonate dalla politica al loro destino. Per questo, confermiamo lo sciopero del 18 giugno"

“Stiamo assistendo a un silenzio assordante da parte del Governo”. Ad affermarlo su Air Italy il segretario nazionale della Filt Cgil Fabrizio Cuscito, spiegando che “il prossimo 1 luglio i 1450 lavoratori della compagnia potrebbero essere il primo blocco di licenziati in Italia”.

“La cassa integrazione - sottolinea il dirigente sindacale - scade tra pochi giorni e già dalla settimana prossima l’azienda potrebbe dare il via al percorso che porterà ai licenziamenti. È inaccettabile che il Governo finora non si sia fatto carico di una situazione così grave. L'intero settore del trasporto aereo è fermo a causa dalla pandemia e i lavoratori Air Italy ne sono la prime vittime”.

Per il sindacalista: “è compito del Governo non lasciare indietro nessuno. I ministeri competenti, Sviluppo economico, Lavoro e Trasporti, sono da troppo tempo assolutamente latitanti, nonostante numerose richieste di convocazione. Adesso non c'è più tempo da perdere, va trovata una soluzione immediata per scongiurare i licenziamenti e va prorogata la cig, lavorando poi a una soluzione industriale. Il Governo ci convochi immediatamente”.

“Ma 1450 famiglie - sostiene infine il segretario nazionale della Filt - non possono essere abbandonate dalla politica al loro destino. Anche per tutti i lavoratori di Air Italy è confermato lo sciopero unitario delle sigle confederali dei trasporti del prossimo 18 giugno”.