"Si alla proroga del superbonus 110% ma sino al 31 dicembre 2025 semplificando l’accesso e definendo la platea degli interventi”. È quanto tornano a chiedere a gran voce Legambiente e Fillea Cgil che rispondono così al querelle politica di queste ore sulla proroga o meno del superbonus 110% per la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio. Per l’associazione ambientalista e per il principale sindacato delle costruzioni “il superbonus rappresenta un’opportunità unica per rilanciare, da un lato, i cantieri, dall’altro per consentire alle famiglie di ridurre la spesa energetica e rendere più salubri, sicuri e accoglienti gli spazi in cui vivono, contribuendo a mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici".

Per realizzare questa svolta, sottolineano Legambiente e Fillea, "occorre però prorogare e rivedere il superbonus in particolare consentendo l’accesso alla detrazione pari al 100% agli interventi che riducono le prestazioni di almeno il 50% o raggiungono la Classe A di prestazione energetica, per interventi coordinati di riqualificazione energetica ed adeguamento antisismico, per l’abbattimento delle barriere architettoniche".

Per questo, proseguono, "sarà inoltre importante prevedere la semplificazione intelligente delle norme edilizie, istituire un fondo di garanzia presso il ministero dell’Economia e delle Finanze per il credito a tasso agevolato alle famiglie e le imprese che realizzano gli interventi e prevedere un piano straordinario di formazione professionale per il green building". Quattro proposte che Legambiente e Fillea Cgil hanno riassunto in un manifesto presentato nei giorni scorsi al fine di superare alcuni problemi rilevanti, emersi nell’attuazione del provvedimento e che vanno affrontati immediatamente.