Si è svolto alla presenza dei sindacati, dell’assessore regionale alle Attività produttive Francesco Cupparo, dei sindaci di Melfi e Lavello, del rappresentante del gruppo Margherita e del presidente del consorzio Cisa, il tavolo tecnico per la spinosa vertenza ex Auchan di San Nicola di Melfi.

"All’incontro è stato messo in evidenza l'atteggiamento ambiguo del gruppo Margherita/Conad che, se da un lato ribadisce il non interessamento al sito di San Nicola, al Mise dialoga facendo intravedere soluzioni in una non meglio definita azienda terza potenzialmente interessata, con la quale pare stia discutendo il ricollocamento dei lavoratori". E' quanto affermano Luigi Ditella, segretario generale Filt Basilicata, e Antonio Cefola, segretario generale Uil trasporti Basilicata.

"É ovvio, come da stessa ammissione del gruppo Margherita /Conad, che nelle varie modifiche del piano industriale San Nicola sia passato da centro di importanza strategica a sito abbandonato a se stesso, senza soluzioni all'orizzonte. É chiaro che qualcosa è cambiato e la Regione Basilicata paga probabilmente la propria debolezza nonostante contribuisca al fabbisogno energetico nazionale per il 10%. E non regge nemmeno  la storia che  logisticamente e geograficamente il sito non è appetibile, perché in quel sito ha investito e continua ad investire una delle più grandi aziende mondiali del settore automotive", proseguono i due dirigenti sindacali.

"Oggi sono tanti i punti oscuri della vicenda, a partire dalle destinazione d’uso del capannone, su cui non è dato sapere dal momento che la proprietà non ha mai partecipato al nessuno dei tavoli. Se qualcuno pensa di svendere un sito logistico che in questi anni è stato un fiore all'occhiello del settore per poter ripartire con altre attività, lasciando a casa 126 lavoratori, troverà la ferma opposizione del sindacato. Nel frattempo chiediamo al Mise di riaprire un tavolo sulla logistica ex Auchan che vada nella direzione di salvare il sito logistico di San Nicolaq, garantendo la continuità lavorativa, se pur in maniera ridotta. L'azione del sindacato da oggi sarà rivolta contro l'atteggiamento di Conad e la protesta si sposterà davanti ai loro negozi, colpevole secondo noi di aver abbandonato al loro destino 126 famiglie non considerandoli in questo caso "persone oltre le cose", concludono i due sindacalisti.