“L’impegno per la stabilizzazione dei 70 lavoratori dell’Agenas, passati nel frattempo da precari a disoccupati, va mantenuto. Basta ritardi: famiglie senza stipendio e funzionamento dell’agenzia a rischio. Serve subito il decreto per farli tornare a lavoro”. Giancarlo Cenciarelli, Roberto Chierchia e Sandro Bernardini – segretari generali di Fp Cgil Roma e Lazio, Cisl Fp Lazio e Uil Fpl Roma e Lazio – scrivono al ministro della Salute, Roberto Speranza, e lanciano l’appello per garantire i posti di lavoro ad alta specializzazione e l’indispensabile funzione di coordinamento dei servizi sanitari regionali svolta da Agenas. “Non si può attendere oltre per dare attuazione all’accordo raggiunto dopo mesi di lotte e presidi sotto tutte le sedi istituzionali, la crisi e formazione del nuovo governo non giustificano ulteriori rinvii”.

“Nell’incontro avuto lo scorso 11 gennaio presso il ministero della Salute, le strutture dirigenziali dello stesso dicastero, unitamente al direttore generale di Agenas, hanno preso l’impegno di definire il percorso per avviare e completare le procedure per la stabilizzazione, a favore della quale si era già reso disponibile il dipartimento della Funzione pubblica. Le modalità e le procedure di interesse per questi lavoratori, cessati il 31 dicembre 2020 e ancora senza stipendio, avrebbero dovuto essere contenute in un apposito decreto, da emanare entro il termine del 31 gennaio 2021”, spiegano i sindacalisti nella lettera al ministro.

“Successivamente, il presidente di Agenas ha dato formalmente avvio al percorso, fornendo una dettagliata relazione, come convenuto in sede ministeriale, con cui sosteneva la necessità di avere in servizio il suddetto personale. Nel contempo, tracciando le linee di indirizzo, a partire dalla implementazione della dotazione organica dell’agenzia e dalla previsione di selezioni concorsuali riservate, in analogia a quanto avvenuto in altri enti pubblici - proseguono i segretari di categoria - Pur comprendendo le difficoltà e i rallentamenti dovuti alla crisi, che ha portato a una nuova composizione del governo, alla luce della ritrovata stabilità, riteniamo non più rinviabile il completamento delle procedure e la definizione dei percorsi come prospettati”.

“Ancora una volta, esprimiamo l’estrema urgenza di una soluzione per questi lavoratori e la sofferenza di chi è rimasto senza lavoro pur avendo tutti i requisiti a norma di legge per essere stabilizzato”, concludono i tre dirigenti sindacali. “Nei prossimi giorni lanceremo un’assemblea di tutti i gli ex precari di Agenas. Ci attendiamo dal ministro e dal nuovo governo, l’attuazione piena degli impegni: solo attraverso la qualificazione e il riconoscimento del lavoro è possibile rafforzare un sistema sanitario che è ancora, più che mai, il primo baluardo di difesa per i cittadini e le comunità”.