Una grande vittoria per i lavoratori: riapre il sito ArcelorMittal di Legnaro (Padova). È questo l'esito della lunga trattativa in videoconferenza fra Fiom, Rsu e proprietà per l’uso della cassa integrazione nel sito. Alla fine si è raggiunta un’intesa che per il piccolo stabilimento di Legnaro è una grande vittoria nei confronti della multinazionale dell’acciaio più importante del mondo.

"Dopo il presidio, i volantinaggi, le lotte intraprese dal 25 marzo scorso e la visita della segretaria generale Francesca Re David di martedì scorso, oggi si è sancito un accordo davvero importante per Legnaro: da lunedì 20 luglio 2020 lo stabilimento, che era stato totalmente chiuso dalla proprietà nell’ultima settimana, riaprirà con l’uso della cassa integrazione a rotazione, mantenendo un’attività lavorativa per 9 dipendenti, pari ad un terzo della forza occupata, che si avvicenderanno a turno, prevedendo lavoro fino a fine agosto con la definizione anche della pausa estiva per le ferie nelle due settimane centrali di agosto", si legge in una nota della Fiom di Padova.

“La lotta dei 29 lavoratori ArcelorMittal, supportata dalla Fiom, dalla Cgil di Padova e dai vari livelli dell’organizzazione, dal sindaco di Legnaro e che ha potuto contare sulla solidarietà di tanti lavoratori e cittadini, ha fatto diventare realtà una cosa che all’inizio sembrava impossibile: che alle volte anche le grandi multinazionali possono essere riportate a più miti consigli, riuscendo a trovare accordi dopo invece prima c’erano solo cancelli sbarrati. Questa lotta è una vittoria per tutti che conferma, ancora una volta, per la lotta paga sempre”, commenta Loris Scarpa, segretario generale della Fiom Cgil di Padova

Ovviamente la vertenza ArcelorMittal nel suo complesso non è affatto conclusa perché nelle prossime settimane si dovrà capire cosa sarà del futuro di tutto il gruppo a livello nazionale. Tuttavia lo stabilimento di Legnaro continuerà a dare il suo contributo affinché la produzione dell’acciaio rimanga strategica nel nostro Paese.