Il gruppo Riva, primo operatore siderurgico italiano e tra i principali gruppi europei nel settore dell’acciaio, ha 4.700 dipendenti, di cui 1.630 occupati nei cinque stabilimenti situati in Germania. Nei due siti acquisiti nel 2017, a differenza che negli altri stabilimenti, non viene applicato il contratto collettivo di categoria dei metalmeccanici. Questo significa che i lavoratori di Horath e Treviri percepiscono stipendi inferiori di circa il 30 per cento rispetto ai salari contrattuali.

Da tempo la IG Metall (sindacato dei metalmeccanici tedeschi) si batte e i lavoratori si mobilitano perché venga riconosciuto il medesimo trattamento in tutti gli stabilimenti, cosa che il gruppo Riva ha dichiarato di non essere disponibile a fare. Per il sindacato tedesco lo scandaloso atteggiamento aziendale non rappresenta solo un’ingiustizia e un grave caso di dumping salariale, ma potrebbe essere il primo passo del gruppo Riva per abbandonare il contratto collettivo anche negli altri stabilimenti.

Per questo, dopo un referendum tra gli iscritti, la IG Metall ha proclamato uno sciopero a oltranza che si protrae dall'11 giugno. Nell'ambito di una serie di mobilitazioni a livello europeo, oggi (giovedì 11 luglio) una rappresentanza di metalmeccanici tedeschi manifesterà davanti alla sede del gruppo Riva a Milano, insieme a una delegazione di lavoratrici e lavoratori provenienti dagli stabilimenti italiani che si uniranno in solidarietà alla loro lotta.