“La stabilizzazione deve riguardare tutti i 647 precari presenti in azienda, senza generici rinvii all'assorbimento successivo in altre strutture sanitarie. E deve verificarsi nell’ambito della categoria B, nessuno deve essere declassato in categoria A”. È quanto ha dichiarato il segretario generale della Funzione Pubblica Cgil di Palermo, Giovanni Cammuca, a proposito della proposta che il sindacato ha illustrato ieri pomeriggio, durante l'audizione congiunta in quinta e sesta commissione all'Ars, con all'ordine del giorno la stabilizzazione dei lavoratori contrattisti dell'Asp. Erano presenti, oltre a diversi parlamentari e alle organizzazioni sindacali della sanità, il commissario straordinario Asp, Daniela Faraoni, e il dirigente dell'assessorato alla Salute, Mario La Rocca.

La Fp Cgil ha illustrato e consegnato alle due commissioni il suo documento, sottolineando “la necessità di un salto di qualità rispetto alla discussione e ai confronti di questi mesi, al fine di chiudere positivamente e tempestivamente il problema del lavoro precario all'Asp”. L'Asp e l'assessorato hanno ribadito di non poter stabilizzare tutti i lavoratori precari nel ruolo amministrativo e riproposto  l'esigenza di diversificare fra i vari profili. “Purtroppo, la riunione di ascolto non ha fatto registrare fatti nuovi e concreti – ha affermato il dirigente sindacale –, ma solo la volontà di prestare attenzione all'argomento e l'invito, espresso dal presidente, di continuare il confronto tra le parti per avvicinare le posizioni e salvaguardare i posti di lavoro, senza perdere di vista la funzionalità dei servizi”.

La Fp Cgil provinciale ha ribadito che il piano di fuoriuscita, “oltre a essere presentato con la massima sollecitudine, prenda in considerazione e valorizzi, contestualmente, l’intera platea dei lavoratori interessati”. E ha tenuto a precisare  che la stabilizzazione dei lavoratori contrattisti “non può e non deve essere contrapposta a nuove e auspicate assunzioni di personale, di altri ruoli e profili professionali, necessari al buon funzionamento dell’Asp. Siamo in presenza di una spesa storica, che la Regione deve continuare a sostenere per il superamento del precariato, com'è già accaduto in tanti altri enti. Sollecitiamo l’accoglimento delle nostre proposte e chiamiamo i lavoratori a vigilare e a partecipare alle iniziative che saranno intraprese, in assenza di risposte positive e tempestive”.