È di queste ore la notizia, certamente positiva, che l’Italia, tramite il consorzio Cineca, sarà sede e partner scientifico del progetto per il Supercalcolatore europeo. "Una notizia che esalta il lavoro e le competenze del consorzio Cineca ed in particolare l'impegno che l’insieme dei lavoratori del consorzio hanno offerto - scrive in una nota la Filcams Cgil nazionale -. Lavoratori che però oggi vivono una delle fasi più complicate della loro storia".

"Nelle scorse settimane ci sono stati 30 trasferimenti dalla sede romana, collegata alle attività del Policlinico, a quella bolognese - spiega il sindacato -. Nel processo di trasferimento si sono decisi modifiche di mansione che disperdono le storie professionali delle persone. Il tutto senza che il confronto sindacale abbia prodotto soluzioni condivise nella gestione del problema". 

Non a caso, i lavoratori hanno aderito in grandissimo numero all’iniziativa di sciopero indetta dalla rappresentanza sindacale romana, consci che il tema del lavoro e dei trasferimenti non era circoscritto al tema Policlinico. "La Filcams Cgil - si legge ancora nella nota - ritiene assolutamente necessario che si attivi un’interlocuzione reale con il consorzio e il Miur sulle prospettive del consorzio Cineca. Nulla è ancora emerso e molte incertezze ancora preoccupano".

Secondo il sindacato, infatti, "le professionalità che vivono e operano in un’azienda strategica come Cineca, così come dichiarato dal ministro Bussetti in relazione all’assegnazione del progetto del Supercalcolatore europeo, non possono vivere una condizione di dialogo dimezzato e futuro sconosciuto. Troppo spesso - insiste la Filcams - si esaltano le capacità dei nostri lavoratori e troppo spesso ci si dimentica di tutelarle".

"Ci auguriamo che dopo le dichiarazioni del ministro, segua una fase in cui si possa discutere davvero del futuro, delle attività e della salvaguardia delle grandi professionalità presenti in azienda", conclude la Filcams Cgil.