“La Lukoil deve mantenere la sua attività a Priolo e se necessario il Governo, come aveva dichiarato nell’incontro con le organizzazioni sindacali ad agosto, si impegni a fornire, attraverso la Sace, le garanzie finanziarie necessarie affinché l’azienda possa approvvigionarsi sui mercati invece di dipendere dal petrolio russo”. Così Marco Falcinelli, segretario generale della Filctem Cgil, quest’oggi.

“La confort letter del Governo – ha proseguito il dirigente sindacale - che abbiamo visto pubblicata dal Ministero non è un elemento che tranquillizza circa il futuro: non c’è il tempo per aspettare che le banche ritornino a ripristinare le linee di credito anche perché se avessero avuto questa intenzione non saremmo arrivati a questa situazione. La raffineria Isab, che fa capo a Lukoil, produce 1/3 del ‘raffinato’ soprattutto per il Sud del nostro Paese, oltre a prodotti intermedi vitali per le attività petrolchimiche italiane. Il ‘condominio industriale’ di Priolo, compreso l’indotto, dà lavoro a 10 mila persone e l’eventuale fermo delle attività, anche temporanee, produrrebbe un danno alla nostra industria oltre a generare una crisi sociale e occupazionale di enorme portata”.

“Come Filctem, insieme alle sigle di settore di Cisl e Uil abbiamo richiesto, il 27 ottobre, al ministero di essere convocati per affrontare la questione. Auspichiamo, a breve, una convocazione a sostegno della quale ci mobiliteremo insieme alle confederazioni siciliane nello sciopero generale, proclamato per tutte le categorie industriali, a Siracusa, per il 18 novembre", ha concluso il leader della Filctem.