Il durissimo impatto dell’emergenza Covid sul turismo e sul suo indotto impone un inevitabile e improrogabile riaggiornamento delle strategie di sostegno al comparto. Non solo per cercare di traghettarlo fuori dall’emergenza limitando il più possibile ulteriori ripercussioni sul tessuto imprenditoriale e sull’occupazione, ma anche utilizzando la nuova legge Sviluppo Impresa come occasione di rilancio organico delle politiche per lo sviluppo e l’innovazione dell’offerta turistica del Friuli Venezia Giulia. È quanto chiedono le segreterie regionali di Cgil, Cisl e Uil del Friuli Venezia Giulia, con Villiam pezzetta, Franco Colautti e Giacinto Menis, assieme ai rispettivi sindacati di categoria, dopo l’incontro di ieri con l’assessore alle Attività produttive Sergio Emidio Bini, primo dei tavoli settoriali convocati in vista della ripresa dell’iter del ddl Sviluppo Impresa.

La prima esigenza messa sul tavolo dai sindacati, come spiegano Pezzetta, Colautti e Menis, è quella di "condizionare le politiche di sostegno e incentivazione alle imprese del comparto turistico a criteri che tengano conto di obiettivi di salvaguardia e stabilità dell’occupazione in un settore fortemente caratterizzato non soltanto da una naturale stagionalità, ma anche dal massiccio ricorso a contratti atipici, precari e da una presenza diffusa di lavoro irregolare". Fondamentale inoltre, per i sindacati, individuare politiche di rilancio "che escano da una logica strettamente settoriale per guardare a un’impostazione più trasversale, interagendo cioè con le politiche di valorizzazione e messa in sicurezza del territorio, l’innovazione delle reti infrastrutturali e di trasporto, gli interventi a sostegno del settore agroalimentare e delle sue eccellenze, le scelte in materia di trasporto pubblico locale". Solo su queste basi, secondo i sindacati, sarà possibile "concepire interventi strutturali capaci di potenziare e destagionalizzare la nostra offerta turistica, contribuendo alla sostenibilità dei bilanci delle imprese del settore e quindi anche a una crescita quantitativa e qualitativa dell’occupazione".

Nel corso dell’incontro l’assessore ha anche confermato ai sindacati l’obiettivo della Giunta di procedere, nella prossima primavera, a un disegno di riforma della legge Bertossi sul commercio. Una riforma che per Cgil, Cisl e Uil dovrà essere preceduta da un confronto chiaro e trasparente con le categorie economiche e con i sindacati, cercando di disegnare soluzioni capaci di risolvere i tanti motivi di contrasto emersi negli ultimi anni, dalle politiche autorizzative alla gestione degli orari, e di individuare misure condivise per contribuire a uno sviluppo sostenibile e innovativo della nostra rete commerciale e distributivo, rispondendo alle nuove sfide poste dalla crescita dell’e-commerce.

 

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