"Le violenze non possono mai trovare giustificazione, ma quel che è avvenuto a Napoli era prevedibile e rischia di non rimanere un episodio isolato. A pagare il prezzo più alto, purtroppo, sono le lavoratrici e i lavoratori della Polizia". Lo afferma Daniele Tissone, segretario generale del sindacato di polizia Silp Cgil. "Appena qualche giorno fa - ricorda Tissone - denunciando le numerose aggressioni agli operatori in divisa legate a fenomeni di intolleranza per le prescrizioni anti Covid, avevamo evidenziato il rischio che le lacerazioni del tessuto sociale già presenti in Italia diventassero praterie per le organizzazioni criminali, che sfruttano la crisi economica. I segnali sul territorio già c'erano". "Ad esacerbare i toni di un disagio che esiste - afferma il segretario generale del Silp Cgil - sono spesso soggetti legati alle mafie o a movimenti estremisti soprattutto di destra. Lo Stato e chi ha responsabilità politiche a qualsiasi livello deve però innanzitutto risolvere i problemi e dialogare con i cittadini. Le prescrizioni sanitarie vanno rispettate, ma nel contempo bisogna aiutare concretamente chi a causa della pandemia ha gravi problemi economici o perde il posto di lavoro. Le due cose devono proseguire di pari passo. Altrimenti non ne usciamo".