Il Parlamento europeo si attiva contro la #violenzadigenere: vota un’iniziativa legislativa che servirà da base giuridica per una direttiva Ue - atto normativo che nell’ambito del diritto europeo è dotato di efficacia vincolante. Con essa si chiede di affrontare il tema della violenza come una nuova sfera di criminalità particolarmente grave, alla stregua del terrorismo o del traffico di esseri umani, tale da richiedere una base giuridica comune, sovranazionale. Astenuti dal voto i deputati di Lega e Fratelli d’Italia.

Tra le misure che dovrebbero essere previste anche la valutazione della violenza di genere nel determinare la custodia dei bambini e i diritti di visita. Un elemento di contrasto anche alla terribile prassi dell’allontanamento dei figli dalle donne che hanno denunciato i compagni per violenza basata sulla Pas che, sebbene disconosciuta dalla scienza e dalla Cassazione, viene ancora legittimata in molti tribunali italiani.

E ancora: misure di prevenzione, anche attraverso programmi di istruzione sensibili alla dimensione di genere e reattivi agli aspetti intersettoriali servizi di sostegno, protezione e misure di risarcimento per le vittime; misure per combattere tutte le forme di violenza di genere, comprese la violenza contro le persone LGBTIQ+; standard minimi di applicazione della legge; cooperazione tra gli Stati membri e lo scambio di migliori prassi, informazioni e competenze.

Adesso non resta che confidare in tempi rapidi e nella tenuta della maggioranza parlamentare, perché le destre ultraconservatrici al potere in alcuni Paesi e in crescita anche in Italia, sono di avviso contrario.