“Restiamo umani!", con questo slogan potente Palma Sergio, della segreteria confederale della Cgil Padova, annuncia l'adesione convinta del sindacato al digiuno a staffetta in segno di solidarietà ai migranti senza diritti bloccati nel cuore della civile Europa. Queste persone stanno subendo "ciò che nessun essere umano dovrebbe subire in termini di violenze e soprusi. Insieme ad altri padovani e associazioni vogliamo dare anche noi come Cgil - si legge nel comunicato - il nostro contributo per tenere accesi i fari su una tragedia che sta avvenendo a pochi chilometri da noi”.

Il silenzio avvolge la tragedia di migliaia di migranti che, lungo la cosiddetta "rotta balcanica”, rischiano di morire di stenti e assideramento, mentre vengono respinti ai diversi confini dalle polizie di frontiera di Italia, Slovenia e Croazia. Per reagire a tutto questo è partita, a gennaio scorso, su impulso della Rete Dasi (rete Diritti accoglienza solidarietà internazionale Fvg), la campagna di informazione e solidarietà "Tutte le vite valgono!" dando inizio a un digiuno a staffetta, che coinvolge ogni giorno diverse persone. E proprio da oggi (giovedì 25 marzo), l’iniziativa arriva a Padova grazie al coinvolgimento della Cgil insieme alle associazioni “Donne in Nero” e “Associazione per la Pace”.

“Siamo ben consapevoli – dice la sindacalista - che un digiuno di un giorno è ben poca cosa di fronte alla tragedia quotidiana del freddo e della fame, ma è il minimo che si possa fare per cercare di tenere accesi i riflettori dell'informazione su una tragedia che si sta perpetrando a pochi chilometri da noi. Non possiamo girarci dall'altra parte e far finta di non vedere quello che sta accadendo a migliaia di uomini, donne, bambini e anziani la cui unica colpa è quella di voler fuggire da guerra e miseria”.

“Nei prossimi giorni – conclude Palma Sergio – gli aderenti al digiuno daranno notizie alla stampa locale su come si sta svolgendo l’iniziativa. Nei nostri canali social posteremo foto e pensieri di coloro che parteciperanno a questa prova di solidarietà. Cercheremo, in poche parole, di parlare alla sensibilità delle persone, al senso di giustizia ed umanità che sicuramente alberga in ognuno di noi. Proveremo a far comprendere, fuori da noi, dell’enormità della tragedia in corso e di come sia disumano assistervi senza provare a fare nulla per cercare di fermarla”. 

(Nel video a cura della Cgil Padova, la segretaria confederale della Cgil provinciale, Palma Sergio)