"In tutto il Paese si sono svolte grandissime manifestazioni che hanno riempito le strade e le piazze delle nostre città con una partecipazione travolgente: oltre un milione di studenti hanno scelto di mettersi in gioco, protestando ancora una volta contro una classe politica cieca e immobile, colpevole di aver trascinato il nostro pianeta davanti a una crisi climatica di dimensioni epocali. In tantissime e tantissimi, da Trento a Palermo, si sono schierati oggi con Greta Thunberg, reclamando a gran voce il nostro diritto al futuro", così in una nota la Rete degli studenti medi e Udu.

Come Rete degli studenti medi e Unione degli universitari "siamo scesi in piazza in tutte le città al fianco di Fridays For Future, consapevoli che la sostenibilità ambientale deve partire dai luoghi del sapere e della conoscenza, dalle scuole alle università. Abbiamo appena 11 anni per salvare il pianeta, per questo è necessario che si intraprendano al più presto azioni e politiche concrete per fermare il cambiamento climatico".

"Abbiamo l'acqua alla gola - dichiara Federico Allegretti, coordinatore nazionale della Rete degli studenti medi -. Per questo siamo scesi in piazza oggi con maschere e boccagli, per urlare a gran voce che non c'è più tempo e che bisogna subito invertire la rotta. Il Ministro dell'Istruzione ha sostenuto la manifestazione di oggi invitando gli studenti a scendere in piazza, ora traduca le parole in fatti e programmi subito un piano di riconversione ecologica dei nostri edifici scolastici, che oggi soffrono del sottofinanziamento del sistema scolastico e nei quali registriamo un crollo ogni tre giorni. I luoghi del sapere devono essere al 100% sostenibili!"

"Dobbiamo radicalmente cambiare le politiche su tutti i livelli, dalla singola scuola o università alla città, dal nostro Paese al mondo intero - continua Enrico Gulluni, coordinatore nazionale dell'Unione degli universitari - pretendiamo un trasporto pubblico ecologico e gratuito per tutti gli studenti nelle città dove studiamo! La crisi climatica è un'emergenza! Il nostro governo lo riconosca ufficialmente dichiarando l'emergenza climatica e agisca di conseguenza, procedendo verso la completa decarbonizzazione entro il 2025! Abbiamo l'acqua alla gola, non possiamo più aspettare!"