"La Protezione Civile non si recherà più in Abruzzo finché esisterà l'accusa di omicidio colposo". Lo afferma oggi (8 giugno) il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. Annuncia quindi la disposizione, agli operatori della Protezione civile, di non recarsi nelle zone terremotate in Abruzzo o, quanto meno, di farlo senza rendersi riconoscibili perché "qualcuno con la mente fragile rischia che gli spari in testa". Riferendosi all'inchiesta dell'Aquila per mancato allarme sul terremoto, afferma di aver "detto agli uomini della Protezione civile di non andare in Abruzzo o almeno di farlo senza insegne o almeno senza rendersi riconoscibili". Dopo l'apertura del fascicolo, aggiunge, "rischi che qualcuno che magari ha avuto dei familiari morti sotto le macerie e con una mente fragile, gli spari in testa".
Protezione civile: Berlusconi, non va più in Abruzzo
"Finchè esiste l'accusa di omicidio colposo, rischiano che qualcuno gli spari in testa"
8 giugno 2010 • 00:00