Medici, patronati e strutture sindacali unite per l’emersione delle malattie professionali, con particolare attenzione a quelle collegate all’esposizione all’amianto. È il risultato di un accordo firmato a Torino dalla Federazione italiana medici di medicina generale (Fimmg) e i sindacati provinciali di Cgil, Cisl e Uil, frutto di un confronto iniziato nel maggio scorso che ha riscontrato convergenze e disponibilità a un’iniziativa comune.

“Lo scarso numero di segnalazioni e denunce da parte dei medici di famiglia e dei medici competenti, nonostante gli obblighi previsti dalla legge, sono da sempre un serio ostacolo all’emersione delle malattie professionali” si legge nel testo dell’intesa. Da qui la necessità di accrescere la sensibilità su questo tema al fine di “agevolare la comprensione del fenomeno, individuare le fonti di rischio per il conseguente intervento di prevenzione e bonifica, e tutelare al meglio i lavoratori”.

La federazione dei medici di famiglia si impegna a predisporre un piano di informazione e formazione per coinvolgere tutti gli associati nell’emersione delle malattie professionali, a partire dalla “raccolta dell’anamnesi lavorativa e abitativa dei propri assistiti”. L’anamnesi, si sottolinea nell’accordo, è fondamentale anche alla luce della compilazione del modulo di “certificazione medici da malattia professionale” da inviare all’Inail per la segnalazione e la richiesta di riconoscimento della malattia. Nelle sale d’attesa dei propri ambulatori i medici di famiglia metteranno a disposizione degli assistiti il materiale informativo di Cgil, Cisl e Uil sulle malattie professionali e sull’attività di tutela dei patronati, oltre ad affiggere l’elenco dei patronati con i relativi recapiti.

Da parte sindacale le tre confederazioni si impegnano, nell’ambito della vertenza regionale sull’amianto, a promuovere una specifica campagna di informazione nei confronti dei lavoratori e di formazione verso Rsu e Rls. Presso gli uffici dei patronati, infine, verrà data massima diffusione (mediante appositi materiali) all’iniziativa e all’impegno dei medici di famiglia per la realizzazione delle diverse azioni previste. Fimmg, Cgil, Cisl e Uil hanno deciso di proseguire il confronto sui temi della prevenzione e della diagnosi precoce, e di costituire un gruppo di lavoro per monitorare e verificare le criticità e gli avanzamenti dell’iniziativa.