Nell'incontro odierno la direzione di Holcim Italia ha comunicato al coordinamento delle Rsu e a  Feneal Filca e Fillea della Lombardia una ulteriore riduzione occupazionale di 73 lavoratori su 317 addetti tra Holcim Italia e Holcim aggregati e Calcestruzzi srl. Ne danno notizia le organizzazioni e le Rsu in una nota. L'annuncio della riduzione riguarderebbe 22 lavoratori che lavorano nello stabilimento di Merone e nelle cave su 50 addetti, 21 lavoratori delle strutture di gruppo (staff, amministrazione, commerciale, ecc) su 60 addetti e 30 esuberi nella società Calcestruzzi e Aggregati srl (20 area commerciale e 10 nella produzione) su 100 addetti.

La delegazione sindacale ha annunciato "la sua contrarierà alla decisone e aziendale. L'ennesima riorganizzazione pesante che segue quella della chiusura dello stabilimento di Ravenna di inizio anno e quella pesantissima del 2013 che registrò lo spegnimento del forno di Merone. La decisione odierna modifica il piano industriale definito sia in sede sindacale che ministeriale (con accordo sottoscritto presso il Mise) del 2013".

"Non possiamo permetterci l'ennesima riduzione occupazionale che mette in discussione la soglia minima sotto la quale il primo gruppo al mondo del cemento Lafarge-Holcim avrebbe convenienza a restare in Italia". Le Rsu hanno convocato le assemblee e la risposta da dare "verrà definita con i lavoratori".