Un incontro urgente con il ministro della Salute Renato Balduzzi in merito alle nuove disposizioni relative alla prescrizione dei farmaci. Lo chiedono in una nota Rosario Trefiletti e Elio Lannutti (presidenti di Federconsumatori e Adusbef), secondo cui "è indispensabile fare chiarezza al più presto sui farmaci equivalenti".

"Lo dimostra - affermano le due associazioni - l’indagine recentemente effettuata dalla Federconsumatori, che ha rilevato una netta disinformazione da parte dei cittadini circa la possibilità di utilizzare farmaci equivalenti. Basti pensare che in Italia solo il 16-18% della popolazione ricorre a tali farmaci, mentre la media europea si attesta su una percentuale attorno al 40-50%".

"Dai dati emerge chiaramente - è scritto nel comunicato - che non basta obbligare il medico a indicare sulla ricetta il principio attivo del farmaco, permettendo così ai cittadini di curarsi a parità di qualità terapeutica ma a un prezzo notevolmente inferiore. Per permettere loro un vero risparmio è necessario, prima di tutto, avviare campagne per l’educazione al consumo e all’utilizzo di farmaci equivalenti. Il maggior utilizzo di questi farmaci, che noi ci auguriamo da anni, potrebbe permettere al sistema sanitario italiano di risparmiare ogni anno tra i 600 e i 700 milioni di euro".

"È ovvio - concludono - che tale operazione intacca gli interessi di potenti lobby che sono passate al contrattacco, alimentando la diffusione di imprecisioni e inesattezze tese a ostacolare l’utilizzo dei farmaci equivalenti e ad incrinare la fiducia dei cittadini nei confronti di tali dispositivi. Per questo, affinché l’operazione del governo abbia un senso e porti dei risultati efficaci, è urgente contrastare con ogni mezzo questa intollerabile campagna di disinformazione".