Il "progetto Piombino" così come configurato dell'accordo di programma del 2014 rischia di essere messo "in seria crisi" a causa del "mancato rispetto delle promesse" da parte di Rebrab. È quanto hanno ribadito oggi, 23 gennaio, le segreterie di Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uilm-Uil nell'incontro con il governo, rappresentato dal ministro Calenda e dal Viceministro Bellanova alla presenza del Presidente della Regione Toscana Rossi, del Sindaco di Piombino Giuliani e del Commissario Straordinario Nardi.

"Abbiamo ribadito - si legge in una nota dei sindacati - che il progetto Piombino va salvaguardato in ogni suo aspetto, a partire dal ruolo centrale della siderurgia, e va perseguito costringendo Rebrab ad assumersi impegni certi e certificabili, in assenza dei quali il Governo deve assumersi la responsabilità ricercando ogni alternativa possibile per mantenere gli impegni contenuti nell'accordo di programma".

In ogni caso i sindacati hanno fatto presente al Governo "la necessità di salvaguardare gli ammortizzatori sociali in scadenza al 30/6/2019 qualora essi non fossero sufficienti".

Da parte sua, il Governo si è assunto l'impegno di convocare "in maniera ultimativa" Rebrab al fine di verificare definitivamente la possibilità dello stesso a mantenere fede a quanto sottoscritto. Dopo questo incontro il Governo riconvocherà i sindacati per comunicare le proprie decisioni in merito.

"Le organizzazioni sindacali - si legge ancora nel comunicato di Fim, Fiom e Uilm - ritengono non rinviabile un piano di mobilitazioni che vedrà come inizio uno sciopero con comizio per il giorno 2 febbraio in difesa del progetto Piombino che deve essere salvaguardato a prescindere, e verso il quale i firmatari dell'accordo di programma sono chiamati a far rispettare in ogni sua parte".

A domanda specifica posta al commissario straordinario Nardi sulla questione dell'erogazione del TFR dei lavoratori ex Lucchini, il commissario ha dichiarato che nelle competenza di marzo, pagate ad aprile, sarà liquidato quanto dovuto.”