Settecentomila casalinghe in povertà assoluta. È questo il dato più eclatante diffuso oggi, 10 luglio, dall'Istat nel report "Le casalinghe in Italia". Una giovane casalinga su cinque, il 20% di questa fascia di età, vive infatti in povertà. Si tratta di un'incidenza molto superiore a quella delle occupate della stessa età 15-34 anni (5,3%) e a quella delle casalinghe più anziane, oltre i 64 anni (4,8%). Sono quindi, secondo l'Istituto di statistica, 700 mila le casalinghe che non possiedono un reddito sufficiente a garantirsi l'acquisto di un paniere di beni e servizi essenziali per una vita dignitosa, il 9,3% del totale delle casalinghe italiane.

Nel 2016, continua il report, l'Italia conta 7 milioni 338 mila donne che si dichiarano casalinghe, 518 mila in meno rispetto a 10 anni fa. La loro età media è 60 anni e vivono prevalentemente nel Centro-Sud (63,8%). Le anziane di 65 anni e più superano i 3 milioni e rappresentano il 40,9% del totale, quelle più giovani (fino a 34 anni) sono meno di una su dieci, l'8,5%e sono molto più povere.

Secondo l'Istat, infatti, la situazione economica delle casalinghe è generalmente "peggiore di quella delle occupate perché le casalinghe vivono maggiormente in famiglie monoreddito e quindi sono più esposte al rischio di povertà, soprattutto nel Sud". Così quasi la metà delle casalinghe (47,4%) afferma che le risorse economiche della famiglia sono scarse o insufficienti, tra le occupate la quota scende al 30,8% .

Eppure quello domestico è un lavoro con un monte ore piuttosto alto. Nel 2014 sono state effettuate in Italia 71 miliardi e 353 milioni di ore di lavoro non retribuito per attività domestiche, cura di bambini, adulti e anziani della famiglia, volontariato e aiuti informali tra famiglie.

Solo il 37,7% delle casalinghe, però, possiede il bancomat e/o la carta di credito. La situazione migliora, però, per le casalinghe laureate (75%), per quelle che risiedono al Nord (52,3%) e per le fascia di età da 45 a 54 anni (46,5%).

Poco più della metà delle casalinghe, infine, non ha mai svolto attività lavorativa retribuita: il motivo principale per cui le giovani non cercano un lavoro retribuito è familiare nel 73% dei casi, mentre 600 mila casalinghe sono scoraggiate e pensano di non poter trovare un lavoro.