L’Ucraina, la sua popolazione, i profughi e le profughe di questa folle guerra hanno bisogno di tutto. Dalle medicine ai pannolini per i bambini, da un letto dove dormire a una tazza di tè caldo, da un cambio di vestiti perché chi fugge spesso non riesce a fare le valigie a un posto su un autobus, e ancora cibo, giocattoli, libri. Un elenco lunghissimo che non finirà neppure quando il conflitto scatenato dalla Russia di Putin si fermerà. Per dare un aiuto concreto alle milioni di persone che stanno scappando dalle bombe e dai missili, la Cgil nazionale si è mobilitata con una grande iniziativa di solidarietà, una raccolta fondi.

“Non andiamo solo in piazza a chiedere la pace ma ci muoviamo a diversi livelli per sostenere questo popolo, a cui va tutta la nostra solidarietà – spiega Salvatore Marra, coordinatore area delle politiche europee e internazionali Cgil -. Abbiamo preso contatti con i sindacati dei Paesi confinanti, Slovacchia, Ungheria, Polonia, Moldavia, per capire come potevamo essere d’aiuto da qui, mettendo in campo le nostre forze. E così abbiamo lanciato una raccolta fondi per trovare le risorse, che speriamo saranno consistenti come è già accaduto in passato, per fornire un sostegno concreto agli sfollati e ai profughi, che sono soprattutto donne e bambini, per proteggere i civili, contribuire alla loro accoglienza in Italia e in Europa. La Cgil, gli iscritti e le iscritte, le federazioni di categoria, tutte le sedi confederali, il mondo dell’associazionismo vicino a noi, Federconsumatori, Auser, Sunia, Silp, Alpaa, hanno sempre dato grandissima prova di solidarietà. Lo faranno anche questa volta”.

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Chi è impegnato in prima linea, ai confini con l’Ucraina, e lavora gomito a gomito con le Ong e i volontari per dare assistenza e primo soccorso, descrive una situazione drammatica, in alcuni casi disperata. Gli stessi sindacalisti locali si sono messi a disposizione con strutture e mezzi di prima necessità. Le esigenze e i bisogni sono davvero tanti e cambiano giorno dopo giorno, anche di ora in ora. “Stiamo definendo i dettagli sull’uso di questo fondo – conclude Marra -, siamo ben consapevoli che la crisi sarà lunga, che questa situazione si protrarrà ancora per molto e che quindi anche la nostra solidarietà dovrà dimostrarsi grande. Tutti sono chiamati a dare una mano, ognuno deve fare la sua parte, come è già accaduto. Informeremo con aggiornamenti sulla campagna in corso e sulle azioni che realizzeremo direttamente per assicurare che i fondi saranno destinati esclusivamente a finalità umanitarie attraverso sindacati locali, entità e associazioni di assoluta garanzia che già operano nel campo dell’aiuto umanitario”.

Le donazioni saranno raccolte nel conto corrente dedicato.
IBAN: IT18Y0103003201000007777787, intestato a Cgil Nazionale. La causale da indicare è: Emergenza Ucraina.