La repressione Il fascismo dopo il fascismo continua a uccidere chi lavora e vuole il pane Ilaria Romeo 05/07/2022 È il 5 luglio 1960. A Licata, in provincia di Agrigento, durante una manifestazione unitaria di braccianti e operai, polizia e carabinieri caricano e sparano contro il corteo guidato dal sindaco Dc Castelli uccidendo Vincenzo Napoli che, si racconta, cercava di difendere un bambino tenuto fermo a un muro e picchiato dai celerini
L'eccidio I morti di Licata, morti per mano dei fascisti Ilaria Romeo 05/07/2021 Il 5 luglio 1960 le forze dell'ordine reprimono nel sangue una manifestazione unitaria di braccianti e operai, sparando contro il corteo guidato dal sindaco Dc Castelli. Ci sarà un morto, Vincenzo Napoli, la prima vittima del "luglio della memoria"
Luglio 1960 Quell'estate con i mitra puntati contro i lavoratori Ilaria Romeo 05/07/2020 Pochi giorni dopo lo sciopero di Genova, le proteste infiammano il Sud. A Licata si lotta per pane e acqua. La guerra è finita da quindici anni, lo spettro del fascismo aleggia sul Paese. Il governo Tambroni opta per la repressione e nell'agrigentino un innocente viene ucciso dalla polizia
XI Congresso Cgil Lombardia - Il lavoro decide il futuro. Prima parte 27/03/2014 Con G. Licata, Flc Como; E. Giuseppe, NidIL Bergamo; D. Campagnoli, CdL Lodi; C. Mandreoli, CdL Milano; P. Puglisi, Slc Milano; M. Santini, Filcams regionale