Sono un educatore che per un periodo di tempo è stato anche rappresentante sindacale Fp Cgil per il terzo settore. Ho lavorato per 25 anni come educatore professionale con titolo, svolgendo le mansioni previste in piena autonomia mei servizi territoriali di tutela dei minori, con adulti nei servizi sanitari di dipendenze patologiche, nelle scuole pubbliche con studenti con bisogni educativi speciali e con disabili adulti.

Nella mia esperienza ho lavorato in équipe sociali e sanitarie con le stesse mansioni dei colleghi assunti dal servizio pubblico (Comuni, Ausl, Asp, scuola). Purtroppo, però, io ero assunto da cooperative sociali e non ho mai avuto gli stessi diritti economici, contributivi, normativi e di altre tutele.

Siamo nel 2023 e il mondo è cambiato. Adesso a parità di requisiti e mansioni sono d'obbligo gli stessi diritti, ed è per questo che una legge che obblighi e vincoli i datori in questo aiuterebbe molto. Bisogna prendere il miglior contratto esistente in ogni settore e ripartire per tutti solo da quello.

La legge deve obbligare a retribuire in maniera eguale, e naturalmente più alta e dignitosa, chiunque lavori nello stesso cantiere e che svolga lo stesso ruolo con le medesime mansioni. Infine, i servizi essenziali devono ritornare tutti pubblici, con lavoratori pubblici assunti a tempo indeterminato.