"C'è una tenuta del sistema sociale e mi auguro che quel senso di responsabilità che è finora prevalso anche nell'atteggiamento sociale e sindacale, a differenza di quello che stiamo vedendo in altri paesi come la Spagna, mi auguro possa continuare per non aggravare una situazione complessa". Con queste parole il presidente del Consiglio, Mario Monti, oggi (20 luglio) si è rivolto ai sindacati, proprio nel giorno dell'intervista di Susanna Camusso all'Unità. Il segretario generale della Cgil aveva detto: "O il governo cambia strada o a settembre sarà sciopero generale".

Nella conferenza stampa dopo il Cdm, il premier ha poi specificato che non ci sarà la patrimoniale. "Non rientra nei programmi del governo italiano, mentre rientrano misure contro l'evasione fiscale". Quindi ha aggiunto: "Ho letto questa notizia di Monti e la Merkel che vogliono fare anche una patrimoniale, gira  voce di una patrimoniale al di sopra dei 250 mila euro. Ho letto con attenzione, non capivo". E la patrimoniale appunto non si farà.

Altro argomento inevitabile, lo stato della crisi. "Il contagio è in corso e non da noi", ha detto Monti. Tra le cause dell'aumento dello spread c'è anche "l'incertezza politica sulla continuazione e il rafforzamento delle riforme strutturali", mentre si avvicinano le elezioni del 2013. Infine l'invito ai partiti a fare una campagna elettorale "dentro una logica di appartenenza all'Unione europea e alla zona euro".