“Tutta la mia solidarietà e quella della Cgil ai lavoratori e alle lavoratrici della cooperativa Labirinto, ai profughi ospitati nel nostro territorio e a tutti coloro che si prodigano per un'accoglienza civile e degna. La bara di cartone e le ingiurie che razzisti senz'anima hanno lasciato davanti alla sede della cooperativa, rappresentano l'abisso d'inciviltà in cui un insignificante gruppo di persone autolegittima se stesso e nient'altro. Il nulla, appunto. Noi stiamo con Francesca Marina, la bimba nata da una profuga sulla nave della Marina Militare, quella che il capitano di fregata, Vincenzo Pascale, ha definito "la nostra Royal baby". Così Simona Ricci, della Cgil di Pesaro-Urbino.