"I lavoratori del porto di Ravenna si rifiuteranno di caricare armi, esplosivi o altro materiale bellico che possano alimentare il conflitto tra Israele e Hamas, ripreso in queste settimane nella Striscia di Gaza. Si rifiuteranno di essere complici nell'alimentare una guerra che sta mietendo soprattutto vittime civili in quel tremendo teatro di guerra". Lo scrivono in una nota congiunta Cgil, Cisl e Uil e le loro categorie dei trasporti Filt, Fit e Uiltrasporti.

I sindacati "sono venuti a conoscenza - spiegano - che nei prossimi giorni una nave ormeggerà al porto di Ravenna per imbarcare alcuni container contenenti materiali bellici. La nave sbarcherà il carico in un porto israeliano. La possibilità che il carico sia destinato ad alimentare il conflitto che in questi giorni sta infiammando il Medio Oriente è altissima. Nel caso la nave dovesse effettivamente presentarsi al carico per imbarcare quei container - sottolineano - i lavoratori del terminal di carico e della Cooperativa Portuale si mobiliteranno e le organizzazioni sindacali di categoria dichiareranno lo sciopero impedendo l'operazione. Cgil, Cisl e Uil e le categorie Filt, Fit e Uiltrasporti - concludono - sono contro l'uso della guerra come strumento per dirimere i conflitti e sollecitano il governo italiano, la comunità internazionale e l'Onu a intervenire urgentemente per imporre il cessate il fuoco tra le parti in guerra".