Tre notizie più una
Sono tre i filoni di notizie su cui si concentrano oggi i quotidiani nazionali: il lockdow che si avvicina e divide l’Italia, il nuovo attacco terroristico al cuore dell’Europa (con l’attentato di ieri a Vienna dopo i fatti francesi) e la fibrillazione mondiale per il risultato delle elezioni americane, tra stasera e domani sapremo. Accanto a queste notizie su tutti i giornali l’omaggio al grande Gigi Proietti. Lo ha voluto ricordare ieri anche il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini: “Ci lascia un artista poliedrico impegnato nel teatro e nel cinema, un grande attore, un uomo con grandissime qualità. Il mondo della cultura perde uno dei suoi maggiori protagonisti in un momento particolarmente difficile per tutti noi. Sentiremo la sua mancanza”.

Sulle misure del governo nella lotta alla diffusione del coronavirus le principali aperture di oggi. “Chiusure, un’Italia a tre livelli” è il titolo di apertura del Corriere della Sera che parla del coprifuoco serale da domani e del rischio che Lombardia e Piemonte diventino zone rosse. Il titolo di Repubblica è proprio su “Lombardia e Piemonte zone rosse”, mentre La Stampa mette in evidenza il rischio della nuova divisione: “Il coprifuoco spacca l’Italia in tre”. Sugli scontri fra i vari livelli istituzionali insiste il Fatto Quotidiano: “Le Regioni ignorano persino Mattarella”.

Memoria: oggi la Cgil commemora l’ anniversario della morte di Giuseppe Di Vittorio. L’appuntamento per una cerimonia in forma privata e senza delegazioni viste le restrizioni dovute alle norme anti Covid-19 è per le ore 8,30, presso il Cimitero del Verano, dove verrà deposto un cuscino di fiori sulla tomba del grande dirigente sindacale.

Non c’è tempo da perdere
Cgil, Cisl, Uil scrivono a Conte. I morsi della crisi si fanno sempre più stringenti e, come si accelera per definire il nuovo Dpcm che porterà ulteriori restrizioni, così occorre mettere in campo strumenti e progetti per il breve medio e lungo periodo per fronteggiare gli effetti del lockdown di primavera e delle nuove necessarie chiusure. Questa la ragione che ha spinto Maurizio Landini, Anna Maria Furlan e Pierpaolo Bombardieri a indirizzare una lettera al premier Conte chiedendo di dar corso alla decisione presa al termine dell’ultimo incontro tra governo e sindacati.  Ne parla Roberta Lisi su Collettiva: .“Egregio presidente – scrivono i segretari di Cgil, Cisl e Uil – nel confronto tra di noi realizzato, che ha prodotto un primo importante risultato in materia di proroga cassa Covid e blocco dei licenziamenti fino al 21 marzo 2021, abbiamo convenuto di calendarizzare un programma di confronto e di possibile lavoro comune sulle importanti scelte di politica economica, sociale ed industriale che il Governo da lei presieduto, il nostro Paese e l’Europa sono chiamati a compiere in questa situazione inedita e straordinaria”. Ma appunto non c’è tempo e allora occorre fissare subito il calendario degli appuntamenti e cominciare a collaborare. D’altra parte – scrive ancora Roberta Lisi - Landini ha ricordato ai microfoni di Rainews 24 che, "già adesso bisogna preparare un piano per capire cosa succede nel 2021 sul fronte del lavoro. Il blocco dei licenziamenti e il prolungamento della cig – ha spiegato il segretario generale – sono un messaggio molto importante perché dice che tutti devono avere le protezioni necessarie e nessuno deve essere lasciato solo. D’altra parte bisogna che usiamo bene questo tempo per capire cosa succede da marzo in poi”. Una delle questioni che vanno prioritariamente affrontate, secondo il segretario della Cgil, è quella dei protocolli sulla sicurezza nei luoghi di lavoro: “È ovvio – ha poi aggiunto – che in linea teorica sarebbe utile andare a scuola e produrre, ma i dati che stanno arrivando sulla pandemia vanno in un’altra direzione. Non possiamo far correre rischi alle persone: abbiamo già visto che investire sulla sicurezza è un modo per ripartire”.

Il governo prepara il nuovo provvedimento. Rispunta anche il Mes
Prendiamo spunto dall’articolo di Nicola Pini sull’Avvenire (p. 4). Il governo prepara nuove misure per sostenere le attività economiche che saranno colpite nel Dpcm in arrivo tra oggi e domani. Un intervento che potrebbe rendere necessario un ulteriore scostamento di bilancio, il quarto nel corso di un 2020 che si conferma gravosissimo per le finanze pubbliche del Paese: il fabbisogno, a ottobre, ha segnato +85,2 miliardi rispetto ai 10 mesi dello scorso anno, ha informato ieri il Mef. ‘A seconda degli interventi noi provvederemo a dare una mano come abbiamo fatto con il decreto ristori quando è stato emanato lo scorso Dpcm: vedremo nel concreto quali attività saranno penalizzate e interverremo», ha detto ieri il viceministro all'Economia, Antonio Misiani (Pd). Intanto la maggioranza non trova una direzione di marcia condivisa sull'utilizzo dei fondi europei del Mes. Nella risoluzione dopo le comunicazioni di Conte si fa comunque un riferimento, specificando che “il governo dovrà assumere ogni decisione sul ricorso solo dopo un preventivo dibattito parlamentare e previa presentazione di una analisi dei fabbisogni e di un piano dettagliato sull'utilizzo dei fondi”. Resta così ancora in stand-by la legge di Bilancio 2021: dovrebbe approdare alla Camera l'8 o il 9 di novembre.

Cgil e Flc: riprendere la didattica in presenza
“L’ipotesi, annunciata oggi (ieri, ndr) dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, di tornare integralmente alla didattica a distanza nelle scuole secondarie di secondo grado, rischia di determinare un costo altissimo per le studentesse e gli studenti del nostro Paese”. Ad affermarlo ieri la vicesegretaria generale della Cgil Gianna Fracassi e il segretario generale della Flc Francesco Sinopoli.  “Purtroppo - sottolineano i due dirigenti sindacali - dall’esperienza di lockdown della primavera scorsa si sono registrati ampi fenomeni di dispersione scolastica esplicita ed implicita. Si tratta di un prezzo drammatico che graverà sulle generazioni più giovani di questo Paese con costi sociali pesantissimi e duraturi”.  “Per queste ragioni è necessario coniugare la tutela della salute e il contrasto alla diffusione del virus con misure straordinarie per garantire a tutti il diritto all'istruzione. Sarebbe inaccettabile - concludono Fracassi e Sinopoli - non trovare nelle prossime settimane soluzioni che consenta di riprendere la didattica in presenza, almeno per una parte dell'orario scolastico”.

Ai temi della scuola Collettiva dedica oggi un approfondimento che tratta i vari aspetti delle questioni in campo. “Distanze di classe” , a cura di Stefano Iucci e Mauro De Sanctis

La Cgil in campo contro l’accordo Ugl Assodelivery sui riders.
“Contro un accordo fortemente peggiorativo per i ciclofattorini, e contro i ricatti intimati dalle aziende ai lavoratori, costretti ad accettare il contratto pena il licenziamento, continueremo a batterci attraverso le tradizionali forme di lotta, ma anche con numerose azioni vertenziali dinanzi alla magistratura del lavoro”. Ad affermarlo la segretaria confederale della Cgil Tania Scacchetti alla vigilia dell’entrata in vigore di quanto sottoscritto da Ugl e Assodelivery.  Il videomessaggio su Collettiva:.it.

"Non c’è nulla di innovativo in questo accordo firmato a spregio sia della rappresentatività delle maggiori Confederazioni che del confronto aperto dal  Ministero. Non è innovativo - spiega la segretaria confederale intervistata da Patrizia Pallara su Collettiva - un contratto che definisce autonomi lavoratori che non lo sono, negandogli così qualsiasi diritto, malattia, ferie, giusta retribuzione, è indegno il pagamento a cottimo”. Per questo siamo in campo con una serie di vertenze legali. “Non intendiamo escludere nessuna strada, faremo di tutto per non lasciare nemmeno un lavoratore da solo. Il nostro obiettivo - conclude Scacchetti - è che i riders finalmente ottengano diritti, tutele e il riconoscimento del contratto collettivo nazionale”.

E la ministra Catalfo riconvoca il tavolo con i sindacati
Se ne parla sul Corriere della Sera a pagina 29. “L’'obiettivo è di consentire alle parti di proseguire il confronto per la definizione di un contratto collettivo nazionale di lavoro per i rider. Così la ministra del Lavoro e delle politiche sociali Nunzia Catalfo ha riconvocato per domani, mercoledì 3 novembre, il tavolo con Assodelivery e i sindacati (Cgil Cisl, Uil, Ugl, Rider per i diritti e Riders union Bologna). La ministra Catalfo parla oggi sul manifesto con una intervista a cura di Massimo Franchi: “Il nostro obiettivo è tutelare tutti” (a pagina 6)

Approfondimenti di oggi

Invece di segregare gli anziani, aiutiamo quelli soli
Francesco Alberoni, sociologo e autore di libri di grande successo, commenta le ipotesi di limitare gli spostamenti degli over 70. “Se vogliamo parlare di anziani in pericolo, allora parliamo del fatto che sono soli. Il governo pensi ai loro bisogni reali”. L'ipotesi di un «sequestro» a fini di sanità pubblica per i più anziani ha scatenato le polemiche. E Alberoni, che di anni ne ha quasi 91, sul tema ha le idee chiare: “Non siamo imbecilli, non ci infiliamo nella movida. Abbiamo paura e buon senso. Piuttosto il governo fornisca farmaci e viveri a chi vive solo”. L’intervista su Il Giornale è a cura di Eleonora Barbieri, pagina 13.

Anziani chiusi in casa? Parlano i sindacati dei pensionati
Sul tema torna Conquiste del lavoro, il giornale della Cisl. “Non si ferma la bufera sul tweet infelice di Giovanni Toti. II governatore della Liguria aveva scritto che la maggioranza dei morti di Covid sono persone "per lo più in pensione, non indispensabili allo sforzo produttivo del Paese". Un'uscita che ha messo d'accordo tutti nella condanna, dalla politica alle parti sociali. "È indegno per chiunque, ancora di più per chi riveste cariche pubbliche ed ha una enorme responsabilità di ciò che dice - ha sottolineato il segretario generale della Cisl Fnp, Piero Ragazzini -scrivere cose che offendono la memoria e la contemporaneità di questo Paese. II presidente della Liguria Giovanni Toti chieda scusa". "Gli anziani - ha scritto su twitter la segretaria generale Cisl, Annamaria Furlan - sono persone produttive, con il loro impegno nel volontariato, nella famiglia e nella società offrono solidarietà, amore e testimonianza. Meritano tutto il nostro rispetto. A loro dobbiamo la nostra libertà e la vita. Per questo sono indispensabili". Lungi dall'isolare forzatamente gli anziani, come chiesto da Toti, Spi-Cgil, Fnp-Cisl, Uilp-Uil invitano a tutelarli " ma in una condizione di conforto e sostegno quotidiano, dato dall'amore e dalla vicinanza dei loro cari". Alle istituzioni, i sindacati chiedono di invece tutelare gli anziani anche con il potenziamento del Servizio sanitario nazionale, con una maggiore integrazione sociosanitaria e il rafforzamento della medicina di prossimità. Due giorni fa era intervenuto su Facebook il segretario generale dello Spi Cgil, Ivan Pedretti: "Isolare gli anziani? Un’idiozia. Bisogna assumere medici e infermieri spostandoli sul territorio per superare l’emergenza.Non farsi scoraggiare, tenere unito il paese e pensare al dopo. Tornare in piazza per far sentire la nostra voce, con tutte le cautele del caso. Una mia intervista oggi sul Manifesto."

Parla il teorico del Reddito garantito universale
Sul reddito di cittadinanza e comunque su un reddito garantito universale si esprime il filosofo belga Philippe Van Parijs intervistato da Alessandro Bonetti sul Fatto Quotidiano (a pagina 6): “ Chi ha inventato il motto ‘tu ci chiudi, tu ci paghi’ , usato nelle manifestazioni della scorsa settimana a Napoli e a Roma, forse non era un fine economista, ma ha riassunto in sei parole il senso di una profonda rivendicazione. La stessa di cui da anni è promotore Philippe van Parijs, filosofo, economista e giurista belga, 67 anni, trai principali sostenitori e ideologi del reddito di base universale e incondizionato per tutti (ha pubblicato "Il reddito di base" con Yannick Vanderborght, Il Mulino). Se lo Stato non è solo un apparato coercitivo e regolatore, allora ha una responsabilità verso i cittadini: in una situazione grave come una pandemia, diventa necessario un reddito di quarantena. Ma se accettiamo il reddito universale "emergenziale , perché non sdoganarlo tout court?”

Usa, il voto storico
In attesa del responso delle urne americane si moltiplicano analisi e commenti. Dai giornali di oggi segnaliamo l’editoriale di Massimo Gaggi sul Corriere della Sera: “Partita storica”. Su Repubblica l’analisi di Federico Rampini: “Perché domani potremmo trovarci senza un vincitore” (Repubblica dedica alle elezioni cinque pagine: da 20 a 25. Su La Stampa scrive Gianni Riotta: “Tra libertà e populismo” (a pagina 23). Il manifesto dedica al voto americano la copertina: “Usa la testa”. Oggi l’America sceglie il nuovo presidente in un clima drammatico e surreale. Sul Messaggero da segnalare l’intervista a David Axelrod, che è stato consigliere di Obama: “Troppi americani morti, la cattiva gestione del Covid peserà tanto nelle urne” (Maria Latella a pagina 16).

Dall’agenda Cgil

Oggi: Cgil, Cisl, Uil rilanciano il tema Roma A un anno dallo sciopero per Roma, Cgil, Cisl e Uil insieme alle lavoratrici e ai lavoratori delle partecipate il 3 novembre alle 10 discutono con i gruppi consiliari del Comune di Roma sul futuro dei servizi pubblici locali. Intervengono Michele Azzola, Cgil Roma e Lazio, Carlo Costantini, Cisl Roma Capitale e Rieti, Alberto Civica, Uil Lazio. Diretta sulla pagina Facebook di Cgil Roma e Lazio.

Oggi: Smart Working: un sogno o un inferno?La Filctem Cgil Mantova organizza quattro video assemblee provinciali per oggi dalle 17 alle 23 sul tema "Smart working e telelavoro: come è stato fino ad ora e come ricontrattarlo a emergenza finita". L'iniziativa è aperta a tutte le lavoratrici e ai lavoratori iscritti e non al sindacato. La partecipazione sulla piattaforma Zoom va prenotata mandando una mail a filctemmantova@cgil.lombardia.it o un messaggio al numero 342.6315110.

6 novembre: Rai, bene pubblico. Iniziativa Slc con Landini
La Slc Cgil, il sindacato dei lavoratori della comunicazione, organizza per venerdì 6 novembre una iniziativa sul servizio pubblico televisivo con il tittolo Rai: bene pubblico in un Paese che cambia. Previsti vari interventi di esperti e protagonisti del giornalismo televisivo. Le conclusioni saranno affidate al segretario generale della Cgil, Maurizio Landini. Si potrà seguire l’evento i diretta sulla piattaforma multimediale Futura Lab dalle ore 10.Il programma sul sito della Cgil:

Tutti gli appuntamenti
Per tutti gli appuntamenti in calendario vedi l’agenda sul sito della Cgil nazionale:  e l’agenda di Collettiva.it.