La Francia è il nuovo attentato islamico a Nizza, l’Europa e l’Italia e l’ondata pandemica che non si ferma. Ancora l’Europa, e il mondo, e l’economia che arretra mentre continuano ad avanzare diseguaglianze e povertà. Questi i temi che attraversano le pagine dei quotidiani questa mattina.

Proprio per cercare di limitare aumento di diseguaglianze e povertà, proprio ricordando che dalla crisi economica conseguenza di quella sanitaria si esce solo rimettendo al centro il lavoro con diritti e dignità e sottolineando il bisogno di sicurezza e protezione degli italiani, il segretario generale della Cgil Maurizio Landini, ha sottolineato che se non si bloccano i licenziamenti non resta che la mobilitazione fino allo sciopero generale. Ne da conto Simona Ciaramitaro su Collettiva.it.

Questo pomeriggio nuovo appuntamento Governo Cgil Cisl e Uil

Prime pagine

Su il Sole 24 ore i tre temi che attraversano i giornali, titolo di apertura: “Il Governo: Aiuti, trattiamo con la Ue”, e poi ovviamente la posizione di viale dell’Astronomia: “Confindustria, la Cig Covid non pesi sulle imprese” e infine in taglio basso: “Lagarde: la ripresa perde velocità. Bce pronta a riequilibrare il bazooka”. Scelta insolita per il Corriere della Sera che apre con una foto notizia e titola: “Fa strage a Nizza, partito dall’Italia”, e poi in taglio centrale: “Chiusure: 5 regioni a rischio”. Stessa scelta e foto notizia simile per La Repubblica: “Strage nella basilica, il killer arrivato dall’Italia”, e poi “Milano e Napoli contro il lockdown”. Scelta simile per il Manifesto: “senza tregua” la scritta che campeggia sulla foto notizia e in taglio basso: “Il Dpcm non basta, la curva non cala”. Scelta quasi obbligata quella di Avvenire: “Ecco i martiri autentici”. Titolo sull’Italia la scelta de La Stampa: Conte come Macron lockdown soft entro 10 giorni”, e a fianco foto notizia di Nizza: “Francia sotto attacco, due decapitati”.  E per il Fatto Quotidiano: “Regioni in ritardo su 3300 posti di TI”.

Le interviste

Il Sole 24 ore da molto risalto ad una conversazione di Beda Romano con Margrethe Vestager, portavoce della Commissione Europa, che dice: “Lavoriamo ad un piano che permetta di passare gradualmente dalle regole straordinarie a quelle della fase di ripresa”. Insomma il tema è quello degli aiuti di stato che le imprese temono di dover restituire. Ancora sulle risorse in arrivo dall’Europa Marco Bresolin ascolta Pascal Donohoe, presidente dell’Eurogruppo, e ne riferisce su La Stampa: “Per accedere ai soldi del Mes nessuna condizione e nessun rischio stigma dei mercati”, per quanto riguarda i fondi del Recovery Fud l’irlandese dice: “è vero che arriveranno solo nell’estate del 2021, ma nel frattempo i governi avranno sufficiente flessibilità per anticipare le spese nei bilanci nazionali” e, infine, sul patto di stabilità afferma: “Nell’Eurogruppo tutti riconoscono che il futuro bisognerà far scendere i deficit e avere un equilibrio di bilancio. Oggi però il rischio di togliere un sostegno alle nostre economie è alto. Arriverà il tempo in cui discuteremo di come cambiare le regole e torneremo ad applicarle ma non è questo il momento”.

Molte le opinioni di esperti e studiosi che riflettono su ciò che è accaduto in Francia. A pag. 2 del Corriere della Sera Lorenzo Cremonesi riflette con il politolo francese Gilles Kepel che afferma: “Un jiadismo alimentato da giovani estremisti di quarta generazione, che si radicalizzano individualmente quasi sempre navigando in rete e sono cresciuti nell’odio per i valori delle società laiche occidentali”. Il quotidiano fondato da Eugenio Scalfari, a firma Pietro Del Re, intervista Marek Halter, scrittore e filosofo francese di origine polacca che riuscì a fuggire dal Ghetto di Varsavia: “Potenza economica e militare occidentale nonché Paese sfavillante per via del lusso e dell’alta moda, la Francia è un bersaglio ideale per il terrorismo islamista”. Halter riflette anche sul rapporto/scontro tra Francia Turchia, inoltre, critica il presidente francese: “Dopo il brutale omicidio del professor Samuel Paty ho suggerito a Macron di chiedere ai mussulmani francesi di indignarsi contro il fondamentalismo. Ma lui non l’ha fatto perché da repubblicano qual è considera i francesi tutti uguali, anche oggi loro non si sentono tali”. E per lo scrittore algerino Boualem Sansal ospitato da La Stampa afferma: “Gli islamisti vogliono convertire il mondo. La pandemia favorisce l’offensiva di Ankara e in queste condizioni la Francia, icona della laicità, diventa l’archetipo del nemico”.

Due le interviste di “politica” che meritano segnalazione. La prima ad Antonio Tajani sul Corriere della sera: “Non serve un governo di unità ma scriviamo assieme il bilancio”, la seconda al capogruppo al Senato del Pd Marcucci ospitata da La Repubblica: “Conte chiarisca sui suoi ministri, il mio incarico è a disposizione”.

Infine due segnalazioni. A pag. 46 del Corriere della Sera, Monica Guerzoni ragione con la sottosegretaria all’Economia Maria Cecilia Guerra sul mercato del lavoro che respinge le donne. Left pubblica una interessante conversazione tra Donatella Coccoli e Raffaele Guariniello che afferma: “Covid-19 e sicurezza sul lavoro, le leggi ci sono e vanno applicate”.

Editoriali e commenti

“Il macabro rituale della decapitazione dell’infedele, prima davanti a una scuola, ora in una cattedrale cristiana come se non bastasse la pestilenza, vuole rigettare in un Medioevo contemporaneo il Paese in cui per primo si affermò l’Illuminismo”. Questo l’incipit di un lungo scritto di Gad Lerner su il Fatto Quotidiano che prosegue: “La contrapposizione è totale tra chi difende la nozione di laicità dello stato democratico e chi fonda ancora sul vincolo religioso la legittimità di regimi totalitari”, e conclude Lerner: “Cristianità e Islam sono categorie del passato. Chi cerca di impossessarsene manipola le nuove forme assunte delle religioni da quando hanno smesso di coincidere con l’appartenenza territoriale. Siamo destinati a vivere gli uni accanto agli altri e non potremo farlo in compartimenti stagni separati, se non vogliamo trasformarci in guerrieri. La laicità ereditata dalla Rivoluzione francese è un bene prezioso che tutti gli europei, vecchi e nuovi, sono chiamati a difendere”.

Molti altri gli editoriali sull’attentato di Nizza. Ne scrivono, tra gli altri, Enrico Franceschini a pag. 32 de La Repubblica;  Bernard Guetta a pag. 21 de La Stampa; Francesco Marone su Domani.

Il sole 24 ore dedica molta attenzione alla riforma fiscale che verrà Giancarlo Tomasin pone l’accento sul bisogno di tutela delle famiglie, e Francesco Tundo afferma che “Il rapporto tra l’erario e i contribuenti si deve fondare su rispetto e responsabilità”. Il Covid e lo “sconto” tra garantiti e fragili è il tema che attraversa la riflessione di Alessandra Ghisleri su La Stampa e quella del direttore di Domani Stefano Feltri che afferma: “Il conto del lockdown non è uguale per tutti. Pagano i più deboli”.

Linda Laura Sabbadini, direttora centrale Istat, su La Stampa scrive: “Ci si lamenta del calo della natalità. Ma non possiamo meravigliarcene se solo pensiamo che prezzo pagano le donne che fanno figli sul piano del lavoro Avere un figlio è fortemente penalizzante. Lo sappiamo dalla vita quotidiana, lo sappiamo dalle statistiche dell’Istat e dell’Inps. Lavorano, secondo l’Istat, il 54,5% delle madri tra 25 e 64 anni. Sapete quanti padri? L’83,5%, 30 punti in più. Un divario enorme. La penalizzazione è esplicita sul fronte della partecipazione al lavoro, ma riguarda anche i redditi da lavoro nel caso delle madri e non dei padri”. Che fare, allora? Così conclude l’autrice dell’editoriale: “Ma allora che aspettiamo? Perché non reagiamo a questa permanente ingiustizia? Il Covid ha peggiorato il sovraccarico di lavoro familiare delle donne. Molte di loro hanno dovuto lavorare e prendersi cura dei figli in tutto il periodo di lezioni a distanza nelle stesse ore. Perché non agiamo con determinazione con un grande piano di infrastrutture sociali, nidi, tempo pieno, assistenza per anziani, disabili sui territori in un’ottica di welfare di prossimità? Crescerebbe l’occupazione femminile, diminuirebbero le disuguaglianze tra bambini, tra anziani, tra disabili, diminuirebbe la povertà. Aumenterebbero le nascite, perché il desiderio di avere figli c’è, ma non si traduce in realtà. E aumenterebbe il benessere collettivo. Vi pare poco?”.

Infine il fondatore del Censis Giuseppe De Rita, in un lungo scritto sul Corriere della Sera racconta la società italiana privata della dialettica collettiva e in bilico tra “lontananza” e “solitudine”

Lavoro e sindacato

Il blocco dei licenziamenti e lo “scontro” tra sindacati Confidustria e, forse, Governo torna su più quotidiani: Claudio Tucci su il Sole 24 ore; Il Messaggero con Jacopo Orsini; Maurizio Carucci su Avvenire che titola: “Licenziamenti, sindacati pronti allo sciopero. Bonomi, no ai ricatti”. E Nicoletta Picchio su il Sole 24 ore che da voce a Confinduatria: “La Cig Covid non pesi sulle imprese se continua il blocco dei licenziamenti”.

Alcuni giornali ricordano che oggi, 30 ottobre, è l’anniversario del terremoto che squasso il centro Italia: Il Sole 24 ore, La Repubblica di Roma, innanzitutto. Collettiva.it pubblica un video reportage  a cura di Davide Collella.
Un sindacato nel cratere
I sentieri di Arcuata
I biscotti della ricostruzione

Oggi è il giorno dello sciopero dei rider, La Repubblica Milano titola: I rider chiedono un giorno senza ordini”, e Massimo Franchi su il Manifesto: “Sciopero e boicottaggio. I rider contro l’accordo pirata”. La Repubblica Firenze mette insieme le due mobilitazioni che oggi si incontreranno le nostre città: “Rider e lavoratori dello spettacolo la mobilitazione delle due piazze”. Anche su Collettiva.it ampio spazio alle due proteste: Emanuele Di Nicola titola: “Lavoratori dello spettacolo, anche noi siamo essenziali” e Patrizia Pallara: “Rider in piazza per i diritti”.

Ieri è stata la giornata della Relazione del presidente dell’Inps Tridico al Parlamento, Paolo Andruccioli ne riferisce su Collettiva.it. Solo La Repubblica, però, a firma Valentina Conte, mette in luce una parte importante della stessa Relazione e titola: Le donne perdono 5.700 euro l’anno se hanno un figlio”.

Solo su La Nazione si trova la notizia di un ennesimo incidente sul lavoro: “Il cavatore e l’operaio morti sul lavoro. Marmo, due morti in due giorni”.

Le pagine economiche dei quotidiani danno conto dell’intervento di ieri della presidente della Bce: Isabella Bufacchi su il Sole 24 titola: “A dicembre potenzieremo i nostri strumenti anticrisi” e sul Corriere della Sera ne scrive a pag.37 Federico Fubini sottolineando che sarebbero “500 i miliardi di euro del piano di acquisti di titoli pubblici e privati legati alla pandemia ai quali starebbe pensando la Bce in modo da coprire le esigenze di tutto il prossimo anno”.

Infine, dar conto di tutti gli articoli sulla pandemia è cosa ardua, quel che mettono in risalto i quotidiani è la difficoltà crescente del Ssn a dar risposte adeguate ai malati, pronto soccorso sovraffollati e bloccati, posti ordinari che si riempiono più velocemente di quanto si svuotino, la carenza cronica di personale diventata emergenza nell’emergenza. E la curva dei contagi che continua a salire troppo velocemente con la possibilità, sempre più reale di nuove restrizioni e chiusure.

L’agenda degli appuntamenti

Per il quadro completo di tutti gli appuntamenti Cgil, vedi l’agenda di Collettiva.it.