È stato sottoscritto il contratto regionale dei dipendenti delle imprese che svolgono attività agromeccanica tra Flima (Federazione lombarda imprese di meccanizzazione e le organizzazioni di categoria Flai, Fai e Uila Lombardia. Il contratto integrativo regionale avrà solo una durata annuale, con decorrenza 1° luglio 2018-30 giugno 2019, per allineare i valori economici e omogeneizzare le parti normative con il contratto integrativo regionale di lavoro sottoscritto con l’altra associazione datoriale di categoria, il Cai (Confederazione agromeccanici italiani).
 
“Per questi motivi è stato concordato un adeguamento salariale pari a 10 euro mensili al 3° livello (in quanto Flima nella contrattazione precedente aveva applicato da sola un aumento mensile a regime di 30 euro), al fine di equiparare i due contratti integrativi regionali esistenti, con l’intenzione di sottoscrivere in futuro un contratto unico. Sempre per quanto riguarda la parte economica, è stato aumentato il premio di continuità professionale, così come stabilito dall’ultimo rinnovo del contratto nazionale di lavoro (150 euro al raggiungimento dei dieci anni di anzianità, 180 euro al raggiungimento dei quindici anni di anzianità”, affermano Giancarlo Venturini, Flai, Oliviero Sora, Fai, e Michele Saleri, Uila. 
 
“Per quanto concerne la parte normativa, sono state apportate importanti modifiche per gli operai a tempo determinato sia sul diritto di assunzione che sul numero minimo di utilizzo in casi eccezionali. Infine, sul capitolo salute e sicurezza sul lavoro è prevista l’istituzione degli Rlst regionali attraverso la costituzione dell’ente bilaterale regionale, il quale avrà anche il compito di implementare la formazione e l’informazione a tutti i dipendenti”, aggiungono i sindacalisti.