“Nelle ultime due settimane cinque aggressioni al personale ferroviario in Toscana, in cui sono rimasti coinvolti anche tre agenti della polizia ferroviaria. Sono quattro i capotreno aggrediti in questo breve lasso di tempo, a questi si somma un addetto di protezione aziendale. Non ci sono più parole, se non quelle di vicinanza e solidarietà alle vittime innocenti di questi episodi di violenza ingiustificata”. A dirlo sono Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Fast e Ugl della Toscana: “Le misure individuate per combattere il fenomeno delle aggressioni a bordo dei treni non sono sufficienti, dobbiamo prenderne tutti atto. I treni rischiano di diventare campi di battaglia e sempre meno sicuri anche per chi ci viaggia. È ora di dire basta, non ci sono ricette magiche, né soluzioni facili, sappiamo che c'è da trovare risorse, da individuare e attuare azioni straordinarie per un fenomeno straordinario che per la frequenza sta diventando ordinario”. I sindacati rimarcano che “lavoratori e viaggiatori devono viaggiare sicuri. Il periodo di franchige previsto dalla legge 146/90 non permette la proclamazione di sciopero come abbiamo fatto altre volte, ma questo non ferma la nostra determinazione a cercare e sollecitare soluzioni non più rimandabili.