Settecento lavoratori delle cooperative sociali del Policlinico Umberto I° di Roma sono a rischio licenziamento. E l’azienda ospedaliera universitaria più grande d’Europa è sull’orlo della paralisi. Natale Di Cola, Roberto Chierchia e Sandro Bernardini, segretari generali di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl di Roma e Lazio, lanciano l’allarme sulle intenzioni del commissario straordinario del policlinico capitolino e preparano “una grande mobilitazione per difendere persone e competenze”.

“È un’ipotesi da macelleria sociale: settecento famiglie nella completa incertezza e una dispersione di professionalità senza precedenti. Stiamo parlando di infermieri e ausiliari che da anni garantiscono assistenza qualificata nel pronto soccorso, nelle sale operatorie, nella terapia intensiva e nei reparti specialistici. Professionisti sanitari delle cooperative sociali che già subiscono un dumping contrattuale che toglie loro fino al 40% del salario rispetto ai colleghi dipendenti diretti dell’azienda. E che ora rischiano di essere mandati a casa senza alcuna considerazione per il loro futuro e per quello dei servizi alla salute", denunciano i tre dirigenti sindacali.

Sull’Umberto I° si addensano pesanti criticità già sollevate dai sindacati, che mettono all'indice la completa assenza di relazioni. A partire dall’organigramma presentato dal commissario straordinario, e che di fatto rappresenta "un atto di riorganizzazione aziendale illegittimo e discriminatorio nei confronti del personale del sistema sanitario regionale rispetto alla componente universitaria”. E poi c’è il problema del dipartimento delle professioni sanitarie: insufficiente nelle sue articolazioni e non in grado di rappresentare i diversi profili professionali. Laddove i dirigenti del dipartimento “devono essere reclutati attraverso le procedure del Ssn, mobilità e concorsi, e non nominati, come già succede, in barba alle norme, per gli incarichi di responsabilità da affidare ai professionisti sanitari”.

Per questo, rimarcano ancora i tre sindacalisti, “Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl hanno già annunciato che nei prossimi giorni verrà proclamato lo stato di agitazione. Sono pronti per una grande mobilitazione a fianco dei lavoratori e dei cittadini che ogni giorno si rivolgono al Policlinico. Va fermato il progetto del commissario, che avrebbe effetti disastrosi per le persone e per il funzionamento delle strutture. Chiediamo alla Regione un intervento immediato. Vogliamo innovazione nei servizi e valorizzazione delle competenze. E siamo pronti a dare battaglia: i posti di lavoro e le professionalità degli operatori sanitari non si toccano”.