“Il rapporto del Ministero degli interni sugli sfratti del 2016 appena pubblicato, evidenzia per Catania uno scenario in chiaroscuro. Se infatti i provvedimenti di sfratto emessi nel 2016 sono pari a 39 con una diminuzione del 31,58% rispetto agli sfratti emessi nel 2015, aumentano in maniera apprezzabile le richieste di esecuzione ( i procedimenti di sfratto già conclusi di cui viene richiesta l’esecuzione) che sono state infatti 3500 nel 2016, in aumento del 7,46% rispetto a quelle registrate nel 2015”.  A sottolinearlo in una nota congiunta sono Cgil e Sunia di Catania. 

Il dato più allarmante, per i sindacati, “è l’aumento del 18,43% degli sfratti eseguiti con l’intervento degli ufficiali giudiziari che nel 2016 sono stati 662”. Per La Cgil e il Sunia di Catania quindi "il disagio abitativo che continua a crescere è diventata una vera e propria emergenza tanto più che è stato del tutto azzerato il contributo per il sostegno alla locazione e l’utilizzo dei fondi per la morosità incolpevole è pressoché nullo, sia per la farraginosità delle procedure sia per le difficoltà di accesso allo stesso”.

Per questo Cgil e Sunia ritengono che anche a livello locale occorre trovare soluzioni per affrontare e arginare il fenomeno a partire dall’aumento dell’offerta di alloggi pubblici a canoni sostenibili. I due sindacati ravvisano tra gli interventi programmati all’interno dei Patti per Catania, una serie di opportunità da cogliere al volo per la creazione di nuovi alloggi, anche mediante il recupero e la riqualificazione di strutture abbandonate.