Domani, 28 ottobre, nell'ambito della giornata nazionale di sciopero del settore legno e arredo per il rinnovo del contratto nazionale, si terranno presidi su tutto il territorio tra Livorno e Pisa. I lavoratori interessati dallo sciopero, oltre un migliaio, operano anche nei cantieri navali.

"Durante le assemblee sindacali, è stata rigettata la posizione arrogante di Federlegno, che pretende d'introdurre la scala mobile al rovescio, cioè un aumento salariale legato al tasso d'inflazione dei prezzi al consumo che viene sottratto in caso di deflazione, d'incrementare la flessibilità, introducendo il lavoro di sabato e domenica senza prevedere alcuna indennità, e di aumentare del 30% la presenza degli interinali nelle fabbriche. Nell'ambito della discussione con i lavoratori, abbiamo trovato una risposta positiva, in quanto sono stati organizzati numerosi presidi davanti alle aziende. Inoltre, abbiamo riscontrato criticità in molte aziende a partire dalla Toscana Pallet, dove la situazione economica è abbastanza solida, ma le relazioni sindacali sono tese proprio a causa dell'utilizzo estensivo del lavoro interinale", affermano le segreterie Fillea di Pisa e Livorno.

"Anche nei cantieri navali di Pisa la situazione è critica in quanto, malgrado l'arrivo di numerose commesse, si registra una forte crisi finanziaria dell'azienda. Nella maggiore azienda del territorio livornese, la Bcube, si è manifestata una forte criticità sull'utilizzo della cassa integrazione ordinaria in modo unilaterale e non rispettoso degli accordi sottoscritti, penalizzando alcuni lavoratori. Tutti i lavoratori, sia del territorio pisano che livornese, hanno chiesto alle Confindustria territoriali di adoperarsi affinché Federlegno modifichi le posizioni inaccettabili assunte in trattativa", concludono i sindacati.