"La condizione dei profughi a Milano, costretti a bivaccare alla Stazione Centrale, è una realtà che confligge in modo insostenibile con un’idea di città civile, moderna e solidale e ciò non è più tollerabile" . E' quanto denuncia in una nota stampa la segreteria della Cgil di Milano.

"Tutto risulta ancora più inaccettabilmente ingiusto e stridente se si pensa che è la prima immagine di Milano per quanti arriano per visitare Expo “Nutrire il pianeta. Energia per la vita”. Sappiamo bene che le cause che stanno alla base di queste migrazioni forzate sono molteplici e vanno risolte in radice, che la gestione di un fenomeno che ha dimensioni epocali va affrontato in primo luogo dall’Europa nel suo complesso, superando meschini egoismi e mettendo in campo visioni politiche e strategiche all’altezza del ruolo che il nostro continente può e deve giocare nel contesto internazionale".

"Ma sappiamo anche che non è degno della nostra città far continuare una situazione inumana e di degrado come questa, in cui si prodigano all’inverosimile le associazioni di volontariato che non possono reggere all’infinito tale gravosità e alle quali esprimiamo tutto il nostro sostegno e vicinanza".

"Tutte le istituzioni locali e nazionali – conclude la nota – devono assumersi fino in fondo le proprie responsabilità, mettendo immediatamente a disposizione le strutture inutilizzate, a partire dalle caserme e rafforzando i servizi sanitari e quelli preposti a gestire accoglienza e integrazione: richieste di asilo, permessi di soggiorno, protezione internazionale e legalità".