"In una videointervista, rilasciata ieri, il sindaco della capitale, Ignazio Marino, è tornato sull'immotivata procedura di licenziamento formalizzata, alla fine del 2014, all'orchestra e al coro del teatro dell’Opera. Vorremmo ricordare al sindaco che la cultura, per noi di sinistra, non è un costo, ma un investimento, tra l’altro molto remunerativo, laddove si decida di farlo. Se c’è un cartellone povero, ciò dipende da chi dirige il teatro, e non da chi ha il 'solo' compito di far riuscire al meglio le rappresentazioni programmate". Così, in una nota, la segreteria della Slc Cgil di Roma e del Lazio. "Pensare di licenziare orchestra e coro di un teatro dell’Opera, è come credere che un ospedale, altamente specializzato in chirurgia, possa funzionare senza uno staff competente. Il messaggio che passa è identico. Ci sembra che con queste ultime esternazioni si continui a limitare la cultura, anche quella intesa in senso generale", conclude il comunicato sindacale.