La rivoluzione del 2015 si chiama "730 precompilato", ossia dichiarazione dei redditi prodotti nell´anno precedente precompilata. Nata come una bella idea per semplificare la vita ai cittadini in questa prima fase di "rodaggio" rischia di rivelarsi un brutto grattacapo.

730 Precompilato da chi? Direttamente dall´Agenzia delle entrate e reso disponibile telematicamente entro il 15 aprile di ciascun anno ai cittadini per i quali ricorrono le condizioni.

Come si ottiene il 730 precompilato? Ci si deve registrare sul sito internet dell´Agenzia delle entrare ed ottenere un Pin con il quale accedere a tutte le informazione e scaricare, appunto, il modello precompilato. Attenzione! Il 730 precompilato in realtà va attentamente controllato, può essere modificato ed infine va inviato all´Agenzia delle entrate. Soprattutto va integrato inserendo tutte le spese utili per ottenere i principali sgravi fiscali. In sintesi il precompilato contiene solo i redditi comunicati dal datore di lavoro o dall´ente pensionistico, gli interessi passivi pagati sui mutui, le spese sostenute per assicurazioni sulla vita e gli infortuni, e un´altra serie di dati provenienti dalla precedente dichiarazione dei redditi. Mancano cioè tutti gli altri oneri deducibili o detraibili quali ad esempio le spese mediche, le tasse scolastiche o universitarie, le spese per ristrutturazione e risparmio energetico sostenute nel 2014 che vanno inserite.

Chi controlla l´esattezza dei dati? Nel caso "fai da te" il contribuente deve controllare l´esattezza dei dati già inseriti dall´amministrazione, integrare quelli mancanti e in caso di errori sarà direttamente responsabile assumendosi l´onere di eventuali sanzioni. Se invece ci si rivolge al Caf, conferendo apposita delega per accedere alla dichiarazione precompilata, sarà il Caf ad assumersi la responsabilità di eventuali errori commessi, corrispondendo allo Stato una somma pari all´importo dell´imposta, della sanzione e degli interessi che sarebbero stati richiesti al contribuente, a meno che non venga prodotta entro il 10 novembre una dichiarazione rettificativa. Il contribuente resta in ogni caso responsabile direttamente per eventuali redditi non dichiarati o per errori indotti da una condotta dolosa o gravemente colposa nel fornire i dati e i documenti richiesti.

Insomma rivolgersi al Caaf Cgil è il modo migliore per mettersi al riparo da errori e omissioni e godere di tutti i benefici che la legge riconosce. Per ulteriori informazioni e per una corretta compilazione del modello 730 prenota un appuntamento telefonando alla sede Caaf Cgil a te vicina.

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