Affitti sempre più cari per gli studenti fuorisede. Una stanza singola a Milano costa in media 480 euro, a Roma 410. Il mercato del ‘nero’ dilaga, le tutele diminuiscono e, come se non bastasse, molti Comuni hanno deliberato l’attribuzione della Tasi agli inquilini per l’importo massimo, ovvero il 30%. A lanciare l'allarme è l'Udu, l'Unione degli universitari, che per l'inizio delle lezioni pubblica anche la guida “Cerca casa in sicurezza” con una serie di informazioni utili.

“Molte città universitarie hanno deciso di far pesare la Tasi sulle spalle degli studenti fuorisede che già ora faticano a pagare l’affitto”, osserva Gianluca Scuccimarra, coordinatore nazionale Udu. In base a uno studio fatto da Confedilizia, Verona, L'Aquila, Pisa, Napoli e Catania solo alcune delle città che impongono il 30% della Tasi a carico degli inquilini per un importo indicativo che varia da 117 euro ad 80 euro. A Roma si stimano 61 euro, a Milano circa 33.

Nelle città che prevedono il minimo imponibile dalla Tasi agli inquilini (10%) troviamo Trento e Treviso per un importo massimo di 8 euro. “Forse non sembreranno costi esorbitanti - aggiunge Scuccimarra - ma quando solo l’affitto di una stanza annualmente pesa sulle famiglie almeno tremila (nelle città in cui gli affitti sono più bassi) escludendo tutte le altre spese che uno studente deve affrontare, anche una tassa come la Tasi fa la differenza”.

"I comuni sedi degli Atenei - sottolinea l'Udu - potrebbero evitare questo costo ulteriore agli studenti fuori sede, eppure le migliaia di giovani in affitto, spesso in case che cadono a pezzi, sono una delle principali 'fonti' del mercato immobiliare. E' necessario imporre più tutele partendo dalla lotta contro gli affitti in nero, costruendo nuove tipologie di contratti territoriali concordati per studenti e combattendo il caro affitti”.

In questi giorni di ricerche l'Udu distribuirà la guida “Cerca casa” in tutti gli atenei italiani “per aiutare gli studenti a conoscere e difendere i loro diritti nel momento in cui si trovano a dover stipulare un contratto, per dare loro strumenti efficaci nella lotta al nero, per abbattere i costi esorbitanti del vivere fuori casa”, conclude la nota.