Sandro, come tutta la Cgil lo ha sempre chiamato, ha iniziato la sua militanza nella Cgil alla fine degli anni '70 e nei primi anni '80 è stato delegato della Manifattura Tabacchi. In seguito, ha avuto una breve esperienza come segretario del tessili a Montebelluna, per ritornare poi nella segreteria della Funzione pubblica di Venezia, di cui diventa segretario generale. Nel congresso straordinario della Cgil di Venezia nel 1994, viene eletto segretario generale della Camera del lavoro territoriale di Venezia e fino al '98 lavora al delicato processo di unificazione delle Camere del Lavoro territoriali, che porterà alla creazione della Camera del lavoro Metropolitana di Venezia. In seguito entra in politica, assumendo l'incarico di assessore al lavoro della Provincia di Venezia, dove resta per un decennio. Alla fine del mandato amministrativo rientra nella Cgil nel direttivo della Funzione Pubblica, dove fino ad oggi è stato impegnato come punto di riferimento per gli iscritti al Catasto.   

"La Cgil – afferma Roberto Montagner, segretario generale della Camera del lavoro metropolitana di Venezia – perde un compagno importante, che ha dato un contributo fondamentale allo sviluppo di questa organizzazione. Per me, è stato un amico fraterno e ho sempre apprezzato il suo legame profondo con il nostro sindacato. Io e lui, insieme a Oscar Mancini, abbiamo costruito il percorso di creazione della Camera del lavoro metropolitana di Venezia. Nella sua esperienza di amministratore provinciale si è distinto per essere punto di riferimento verso il mondo del lavoro, impegno che ha mantenuto anche come coordinatore di Sinistra Ecologia e Libertà. Sandro è stato, inoltre, un importante stimolo nel dibattito sullo sviluppo della città e nella creazione della piattaforma della Cgil sulla vertenza Porto Marghera".