Un tiro al piattello umano, così definisce ai microfoni di RadioArticolo1 Luisa Morgantini di Assopace Palestina, la carneficina dello scorso lunedì a Gaza. Lennesima giornata di sangue per i palestinesi - sottolinea la ex vicepresidente del Parlamento Europeo - che da settantanni vivono segregati nella loro terra. È ora che la comunità internazionale si muova, non può continuare a non vedere queste atrocità. CACCIA ALLUOMO. Quella di lunedì scorso è stata unaltra, lennesima giornata di sangue per i palestinesi. In 40mila protestavano per linaugurazione dellAmbasciata americana che Trump ha deciso di spostare da Tel Aviv a Gerusalemme. È bastato questo dissenso per far scatenare una repressione durissima da parte dellesercito israeliano che, a colpi darma da fuoco, ha scatenato una vera e propria caccia alluomo. Il bilancio finale è drammatico: si parla di oltre 60 morti e di quasi tremila feriti. Una vera e propria strage. VITTIME INNOCENTI. Tra le vittime anche una bimba di appena otto mesi, morta per aver inalato il fumo dei gas lacrimogeni lanciati dalle forze israeliane ai manifestanti. Ieri, 15 maggio, ricorreva lanniversario della Nakba, la "catastrofe" per gli arabi, il colossale esodo di 700 mila palestinesi dopo la creazione dello Stato di Israele nel 1948. E tre giorni di lutto sono stati proclamati dall'Olp per celebrare i funerali di molte delle vittime di Gaza. TRUMP SE LA RIDE. Tutto questo nelle stesse ore in cui Trump parlava di magnifica giornata per l'inaugurazione della nuova sede diplomatica, e il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, sottolineare come questo atto segnerà il futuro di Gerusalemme come capitale di Israele, nonostante le divergenze con la comunità internazionale. LASSORDANTE SILENZIO. E il mondo? La Turchia ha espulso temporaneamente il proprio console e altri Paesi sono in procinto di compiere azioni simili. Ma non cè ancora stata una vera e propria presa di posizione della comunità internazionale. Per Franco Uda dellArci lOnu, l'Unione Europea devono agire, subito. Il massacro dei palestinesi va fermato e la legalità ripristinata. E chiede al nostro Paese di convocare lambasciatore per riferire quanto sta accadendo. LAPPELLO DELLE ONG. La Piattaforma delle ong italiane in Mediterraneo e Medio Oriente, in una nota lancia un appello urgente al presidente del consiglio Paolo Gentiloni e al ministro degli Affari esteri Angelino Alfano affinché condannino pubblicamente l'uso sproporzionato della forza e chieda l'immediata cessazione dell'assedio della Striscia di Gaza, che da oltre dieci anni colpisce circa due milioni di persone costringendole a condizioni di vita insostenibili e a subire punizioni collettive. (Stefano Milani)