Sfruttamento e caporalato non conoscono confini. Diffusi a Sud quanto a Nord dilagano in settori fra loro diversissimi: dall'agricoltura alla logistica passando per le comunicazioni. Così di recente ha fatto scalpore il caso dello stabilimento di Grafica Veneta dove, stando alle indagini della magistratur,a i vertici del colosso dell'editoria che stampa bestseller quali Harry Potter e la biografia di Barack Obama erano al corrente delle condizioni di sfruttamento in cui versavano venti lavoratori pakistani dipendenti della BM Services, l'azienda che gestiva in appalto i magazzini. 

Leggi anche

Lavoro

Padova, semi-schiavitù nell'appalto di Grafica Veneta

I vertici del colosso dell'editoria che stampa best seller quali Harry Potter e la biografia di Barack Obama erano al corrente, secondo le indagini, delle condizioni di sfruttamento in cui versavano venti lavoratori pakistani dipendenti della BM Services, azienda in appalto che gestiva i magazzini. Chi si ribellava e cercava di contattare il sindacato veniva imbavagliato, legato e gettato lungo le strade della zona. Dura condanna della Cgil Veneto e Padova: quello delle esternalizzazioni, ormai è chiaro, è un sistema malato
Padova, semi-schiavitù nell'appalto di Grafica Veneta
Padova, semi-schiavitù nell'appalto di Grafica Veneta
Per il sindacato si è trattato di una conferma inequivocabile del fatto che, parlando di geografie, il Veneto non è affatto immune da questi fenomeni criminali e che la loro diffusione non ha confini merceologici, né possono considerarsi un fatto marginale nel tessuto economico e produttivo regionale.

In agricoltura - spiega Giosué Mattei, segretario generale della Flai Cgil regionale - l’esposizione dei lavoratori, soprattutto stranieri, a questo rischio è, però, decisamente superiore rispetto ad altri settori e lo sfruttamento passa in larga parte attraverso le cooperative “spurie” ovvero senza terra, che offrono servizi alle imprese agricole di tutta la regione. Ciò nonostante, la consapevolezza di questa cruda realtà è piuttosto astratta e, spesso, si continua a pensare che questo genere di problemi non ci riguardino. 

"Il fenomeno - spiega il dirigente sindacale - non è né marginale né isolato come si vuol far credere. Si tratta piuttosto di un fenomeno trasversale che tocca con i suoi tentacoli ogni settore e ha contaminato in questi anni diversi ambiti economici della regione, anche insospettabili, eppure resta l'agricoltura la più esposta. Bastano alcuni numeri per comprendere la portata del problema: il peso economico del settore agroalimentare in Veneto ammonta a circa 6,4 miliardi, 3,3 miliardi è invece il valore della produzione del settore agricolo (pari al 2% del Pil regionale). In questo contesto l'economia non osservata vale circa l'8% di quella regionale, e in ambito agricolo è pari al 3,9%, determinata da lavoro irregolare".

Leggi anche

Lavoro

Contro il caporalato si deve e si può fare di più

Tre anni fa la strage di braccianti nel foggiano. Nel giro di due giorni morirono in sedici. Oggi il percorso per fermare lo sfruttamento nelle campagne continua ma la legge ancora aspetta di essere pienamente applicata e servono risorse per aumentare i controlli
Contro il caporalato si deve e si può fare di più
Contro il caporalato si deve e si può fare di più

"I lavoratori maggiormente sfruttati - prosegue Mattei - sono quelli più fragili, stranieri, che magari non parlano la lingua e sono vincolati allo status per rimanere in Italia. I più sfruttati sono i lavoratori pakistani, anche in agricoltura come in Grafica Veneta. Negli ultimi mesi infatti abbiamo registrato due casi, nelle province di Verona e Treviso, con circa 40 lavoratori pakistani che sono stati abbandonati in mezzo a una strada da alcune cooperative di intermediazione di manodopera e sono poi  stati presi in carico dal progetto Diagrammi Nord, sia per l'accoglienza che per l'assistenza vertenziale nei confronti di chi li ha sfruttati".

E se il problema politico e sociale principale è la scarsa comprensione di quanto estesa la piaga, proprio per accrescere la consapevolezza il sindacato ha quindi organizzato una conferenza stampa. Un'occasione per entrare anche per raccontare le attività promosse dalla Flai Cgil in questi anni, verificare l'applicazione della Legge 199 del 2016 e presentare proprio il progetto Diagrammi Nord, che rappresenta una risposta sociale a 360 gradi allo sfruttamento dei braccianti agricoli della nostra Regione.