Durante l'iniziativa promossa dalla Fp Cgil nazionale e dalla Fp di Roma e del Lazio, dal titolo ‘Fuori dall'emergenza pandemica: buona amministrazione solidarietà’, l’assessore alla Sanità e Integrazione socio-sanitaria della Regione Lazio, Alessio D’Amato, è intervenuto partendo da un ringraziamento al personale sanitario per l'alto contributo che ha portato alla gestione della pandemia, in una regione complessa come il Lazio, territorio molto articolato, come la dimensione metropolitana di Roma dimostra, e ha voluto poi segnalare anche alcuni punti prioritari di impegno della Regione rispetto al dibattito più generale.

Il tutto, ha sostenuto D’Amato, a partire da una rivoluzione gentile che sia in grado di cambiare il sistema sanitario nazionale pubblico, portando ad un maggiore dialogo con tutte le componenti del sistema che fanno parte dell'integrazione sociosanitaria. Da questo punto di vista, l’assessore ha ricordato l'impegno della Regione Lazio per riportare all'interno del perimetro pubblico il sistema delle Rsa. D’Amato ha anche rilevato l'importanza di avere buone relazioni con le organizzazioni sindacali: dagli accordi Covid alle procedure assunzionali che hanno fatto la differenza anche nella gestione pandemica, così come l'impegno straordinario per la campagna vaccinale, da qui anche il giusto e doveroso riconoscimento di carattere professionale per gli operatori.

Punti nodali delle proposte che il Lazio porterà al dibattito nazionale, anche relativamente al progetto di rilancio del servizio sanitario nazionale in linea con il Pnrr, per D’Amato è investire nella rivoluzione digitale della telemedicina e della digitalizzazione della salute, costruire un modello di sanità di prossimità che punti sulla medicina domiciliare, ripensare il ruolo dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta. Inoltre l’assessore ha portato una riflessione attenta sul ruolo delle Usca e di quello che possono rappresentare anche rispetto a modelli evolutivi di rafforzamento delle politiche territoriali.

Inoltre D’Amato ha sottolineato l’importanza di investire sulle nuove generazioni di professionisti sanitari, guardando a nuovi profili e a nuove specializzazioni, puntando sulle nuove generazioni di professionisti sanitari, attraverso una nuova stagione concorsuale che sia in grado di garantire alla Regione Lazio quel reclutamento funzionale al potenziamento del sistema.

Infine, rispondendo alle sollecitazioni della Funzione pubblica Cgil Nazionale, D’Amato ha assicurato un rinnovato impegno affinché le regioni in tempi brevi procedano al rinnovo del contratto collettivo di lavoro del personale sanitario pubblico, così come si apra finalmente il confronto per la trattativa sul contratto delle Rsa e, a seguire, anche quello della sanità privata, rinnovato dopo 14 anni e già scaduto.