Una decisione positiva, quella presa dal ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Andrea Orlando, di convocare parti sociali e Amazon al ministero il 15 aprile. Ne è convinto il sindacato: “Anche alla luce dell’esito del referendum nell'impianto Amazon in Alabama, la convocazione da parte del ministro delle organizzazioni sindacali Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti e dei rappresentanti italiani del colosso dell’e-commerce assume un primo importante riconoscimento istituzionale per le legittime richieste avanzate dal sindacato”. Questo il commento del segretario nazionale della Filt Cgil nazionale, Michele De Rose.

“Noi sin dall’inizio dell’espansione in Italia della multinazionale americana della gig economy abbiamo sostenuto - prosegue il dirigente nazionale della Filt Cgil - che Amazon deve prendere atto, suo malgrado, che il sindacato fa parte della storia del nostro Paese e che deve confrontarsi con le rappresentanze dei lavoratori, nel rispetto di un sistema corretto di relazioni sindacali”.

Secondo De Rose infine “è una questione di rispetto della dignità delle lavoratrici e dei lavoratori addetti ai magazzini e alle consegne in un settore come quello dell’e-commerce che ha avuto negli ultimi tempi, anche a causa della pandemia, una vera e propria esplosione degli ordini”.