Braccia incrociate per i lavoratori di Whilrpool. Tutto fermo per otto ore nei sei stabilimenti italiani, con blocco degli straordinari e manifestazioni territoriali. Decine di operai al sit-in di Napoli sotto la prefettura. La richiesta resta quella di non chiudere lo storico sito di via Argine. Per la Fiom Cgil, "scaricare la fabbrica partenopea equivale a indebolire tutto il gruppo. Il governo intervenga". Da piazza Plebiscito arrivano anche le dichiarazioni del segretario generale della Camera del Lavoro metropolitana, Walter Schiavella (nel video): "Napoli, il Mezzogiorno hanno necessità di mantenere un forte presidio industriale. La vicenda Whirlpool è una vicenda emblematica proprio perché sta a dimostrare quanto l'assenza di politiche industriali, di un intervento deciso ed efficace del governo, mette a serio rischio un sito produttivo che è di qualità e che, anche dopo le ultime vicende, dimostra di poter avere un mercato. Non è più possibile accettare tutto ciò. Intorno alla Whirlpool - conclude Schiavella - si stringono oggi e si stringeranno anche in futuro l'intera di città di Napoli e i lavoratori di Cgil Cisl Uil. Come abbiamo già fatto lo scorso anno, sosterremo questa vertenza mettendo in campo tutte le iniziative di mobilitazione necessarie. Lo sappia il governo: Napoli non molla".