Vietato ammalarsi o infortunarsi la notte a Ozieri, cittadina di 10 mila abitanti in provincia di Sassari. Da oggi, e per almeno dieci giorni, il pronto soccorso dell'ospedale 'Segni' garantisce, infatti, il servizio solo dalle 8 alle 20, mentre resterà chiuso nelle ore notturne. Il motivo? La carenza di medici, in Sardegna ormai una piaga preoccupante, che non consente di erogare il servizio h24.

"È necessario che si autoconvochi d'urgenza il Comitato di distretto con tutti i sindaci del territorio per affrontare l'ennesima emergenza e preparare un documento per la Conferenza socio sanitaria già convocata per lunedì mattina a Sassari, a cui parteciperà l'assessore alla Sanità, Carlo Doria", questa, la posizione dell'ex sindaco di Ozieri, Marco Murgia. Sarà anche l'ultima occasione "per chiedere di modificare l'atto aziendale che penalizza fortemente l'ospedale di Ozieri - spiega - a tutto vantaggio di quello di Alghero".

Questa situazione "è inaccettabile - sottolineano le segreterie territoriali Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl -. Auspichiamo che si trovino soluzioni immediate affinché si scongiuri l'ennesimo taglio dei preziosi e indispensabili servizi per il territorio di Ozieri, già depauperati da precedenti tagli che hanno portato alla chiusura dell'unità operativa di neurologia". La chiusura del Pronto soccorso causerebbe poi, ricordano i sindacati, "l'ulteriore sovraffollamento dei Pronto soccorso di Sassari e Alghero, con un aggravamento delle già lunghe e inaccettabili attese da parte dei cittadini. E, nel caso siano disposti ricoveri, si andrebbe a gravare sui pochi posti letto disponibili nelle rispettive unità operative di medicina e chirurgia".