Paolo De Socio, segretario generale Cgil Molise, e Carmine Ranieri, segretario generale Cgil Abruzzo-Molise, hanno inviato una lettera aperta al presidente del Consiglio Draghi e al ministro della Salute Speranza per rinnovare l'appello ad accendere un riflettore particolare sulla situazione sanitaria molisana. "Il Sistema sanitario regionale, depauperato progressivamente nelle sue funzioni essenziali, rischia il collasso definitivo e necessita, come più volte la Cgil ha ribadito, di interventi decisi che diano certezze al territorio e ai lavoratori/pensionati/cittadini utenti con soluzioni che guardino prima di tutto a come poter rilanciare il ruolo della sanità pubblica, unica in grado di garantire il diritto universale e costituzionale alla salute e alla cura della persona. La pandemia dovrebbe avere  insegnato che non è tollerabile insistere con la logica del profitto quando si tratta di salvaguardare la salute e la vita delle persone e più volte abbiamo richiamato, anche insieme ad autorevoli attori partenariali sul territorio, la necessità di ridiscutere l'affidamento di alcuni servizi (diritti) essenziali, rilanciando le funzioni centrali anche di garanzia che lo Stato deve attuare".

"In attesa di risposte certe ed esigibili - proseguono i due dirigenti sindacali -, rispetto a un necessario piano di lavoro che riguardi anche la ridefinizione di livelli occupazionali e che metta in condizione medici, infermieri e l'intero personale sanitario di operare in maniera dignitosa e per quanto possibile tranquilla, l'intervento temporaneo del personale di Emergency potrebbe dare un pò di respiro al sistema saturo anche per l'aggravata situazione derivante dagli strascichi, temiamo lunghi, della devastante crisi pandemica da Covid 19. Nei prossimi giorni, rilanceremo le diverse richieste chiedendo un incontro urgente sulle questioni di carattere generale e su quelle illustrate nella missiva inviata al presidente e al ministro, anche alla dottoressa Degrassi, ennesimo commissario inviato sul territorio per provare a risollevare le sorti di un sistema sanitario disastrato".